Svapo e Gran Bretagna, È feeling

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Svapo e Gran Bretagna, è feeling

Gran Bretagna amica dello svapo. Se in alcuni angoli del mondo la sigaretta elettronica può costarti anche cinque anni di carcere (vedi la Thailandia), nel Nord Europa le cose vanno decisamente meglio. Quanto meno nel Regno Unito. Da quelle parti, infatti, si vara addirittura un piano di de-tabagismo che passa proprio per la fondamentale e preziosa via della “elettronica”.

Buttare via le sigarette classiche convincendo quante più persone possibile a passare allo svapo: questa la sostanza di un Piano che mira ad abbattere sensibilmente il consumo delle “tradizionali” da qui al 2030. Secondo il Daily Mail, in particolare, il Ministro della Salute Matt Hancock sarebbe prossimo ad annunciare l’attuazione di tale programma.

Il convincimento, da parte dei sudditi della Regina, è che, in primis, lo svapo possa essere valida stampella per quanti vogliano smettere di fumare; e, in secondo luogo, si ritiene allo stesso tempo che gli svapatori potranno pesare molto di meno, rispetto ai colleghi tabagisti, in fatto di spesa sulla Sanità pubblica. Alla faccia dei complottisti che mirano a demonizzare le “e-cig”, in quel del Regno unito sono talmente convinti della innocenza del prodotto che lo stesso ha fatto ingresso presso gli scaffali dei negozi siti all’interno degli ospedali.

E’ il caso del General Hospital di Sandwell e del City Hospital di Birmingham presso i cui shop interni, oltre a caramelle e cioccolatini, si potrà mettere nel carrello anche una e-cig. Vendita sdoganata, quindi, in due strutture sanitarie pubbliche con l’esempio che pare prossimo ad essere colto, da qui alla fine del 2019, in almeno altre dieci strutture del “Regno”


- Scritto da Arcangelo Bove