La Francia ed il divieto di “usa e getta” che diventa una prospettiva più che tangibile all’orizzonte normativo.
Anzi, con una data già fissata nell’agenda istituzionale.
Nella seduta di Lunedi 10 Febbraio, infatti, il Senato transalpino sarà chiamato a votare il documento licenziato lo scorso 23 Gennaio dalla Commissione congiunta del CMP che, a sua volta, si era andata a pronunciare sulla bozza di disegno di legge predisposta, nel mese di Novembre 2022, dalla deputata dell’Hauts-de-Seine Francesca Pasquini della formazione partitica EELV-Nupes.
Sigarette elettroniche usa e getta si o no?
Questo il responso che sarà chiamato a restituire il Senato francese e rispetto al quale, ovviamente, discenderanno conseguenze importanti per il mercato di settore nazionale.
Il testo sul quale saranno chiamati a pronunciarsi i parlamentari transalpini recita, alla lettera, quanto segue:
“Il possesso a scopo di vendita, distribuzione o offerta gratuita, l’offerta in vendita, vendita, distribuzione o offerta gratuita di dispositivi elettronici di svapo menzionati al 1 comma dell’articolo 3513-1, preriempiti con un liquido e non possono essere ricaricati, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno una batteria ricaricabile.
Questo divieto non si applica alle cartucce”: questo il testo come uscito dalla Commissione e che, come evidente, specifica meglio il campo di azione laddove nella prima formulazione del documento si faceva esclusivamente riferimento a “dispositivi di svapo usa e getta”.
LA DEFINIZIONE
Ora, invece, per inquadrare l’oggetto del discorso si indica chiaramente che i dispositivi debbano essere, come dalla lettera della definizione, precaricati e non ricaricabili a liquido così come dotati di una batteria a sua volta non suscettibile di essere nuovamente alimentata.
Al di la del particolare normativo, le ore sembrano realmente contate per le monouso.
Ma il caso francese non è affatto isolato – limitando il discorso alla sola Europa.
Dal Regno Unito al Belgio, dibattiti e conclusioni sono già stati posti sul tavolo in mezza Europa puntandosi sempre sul medesimo capo di accusa ovvero quello dato dall’improprio accesso a tali dispositivi da parte dei giovanissimi.
Che ne fanno uso per vezzo e non già in un percorso di smoking cessation.
- Scritto da Arcangelo Bove