Raccomandazione Ue: Stati vietino fumo e svapo all’aperto

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L’Europa preme sul divieto di fumo e di svapo all’aperto.
In tal senso l’adozione da parte del Consiglio europeo di una raccomandazione avente ad oggetto il “no” all’uso di sigarette e sigarette elettroniche in spazi “open air” quali esterni di ristoranti, parchi gioco, aree di pertinenza dei pubblici trasporti e spiagge.
Prima di proseguire, però, vale fare una precisazione che è fondamentale.
La raccomandazione non vuol dire automaticamente divieto all’interno dei vari Stati.
Le norme in questione, infatti, si devono inquadrare nella natura del diritto internazionale e, in particolare, in quella delle fonti rappresentate dalle raccomandazioni stesse.
I “divieti” in questione, infatti, sono semplicemente “raccomandati” agli Stati membri dell’Unione europea ma non rappresentano in capo a quest’ultimi un obbligo.
I singoli Paesi, cioè, possono decidere o meno, senza conseguenza alcuna, di accogliere l’esortazione del caso.
Massima libertà, quindi, per i vari Governi che, tuttavia, nel caso volessero sposare l’indicazione dell’Ue potranno contare su di un tracciato lungo il quale muoversi.

L’APPIATTIMENTO DELL’EUROPA

Cambia poco, quindi, da un punto di vista pratico, se non proprio nulla.
Si conferma, però, un dato molto preoccupante: l’Europa continua a considerare la sigaretta classica al pari di quella elettronica.
Non v’è distinguo alcuno ma, bensì, un pericoloso appiattimento che può nuocere tantissimo alle ragioni della salute pubblica.
E quanto detto è confermato nel testo stesso dalla risoluzione che era stata presentata, quale atto propedeutico alla raccomandazione europea, laddove si evidenziava la sussistenza di potenziali effetti dannosi, in particolare a carico di bambini e i giovani, connessi all’esposizione di seconda mano al fumo e agli aerosol negli spazi esterni.
Questi sono i presupposti dai quali muove il ragionamento dei legislatori di Bruxelles, base di partenza che è obiettivamente molto preoccupante.
Del resto, non si fa mistero di come la legislazione in esame si inquadri in un Piano che, secondo gli alti piani di Bruxelles, dovrebbe portare a raggiungere l’obiettivo di un’Europa senza fumo entro l’anno 2040.

- Scritto da Arcangelo Bove