Si chiama CoEHAR in Caritas.
Ed è il progetto di “donazione e assistenza” che la società ECLAT srl (spin off dell’Università di Catania), in collaborazione con il Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell’ateneo catanese e la Liaf, ha avviato per sostenere la Caritas diocesana di Catania aiutando le persone in difficoltà economiche e sociali anche a smettere di fumare.
Ne dà notizia il Coehar attraverso le pagine web istituzionali.
“Nell’ambito delle nostre attività progettuali e di studio sui soggetti fumatori affetti da particolari patologie e/o che non riescono a smettere di fumare da soli, abbiamo negli ultimi anni raggiunto risultati epocali in termini di cessazione delle abitudini da fumo da parte dei soggetti coinvolti e soprattutto in termini di riduzione del danno.
Purtroppo, le ricerche epidemiologiche internazionali dimostrano che il fumo di sigaretta convenzionale è la principale causa delle disuguaglianze nella salute tra gli individui e anche la prima causa di morte tra le classi sociali più svantaggiate. Sebbene i costi economici necessari per sostenere l’abitudine al fumo siano sempre più alti, il fumo tradizionale oggi rappresenta una dipendenza patologica che caratterizza un status di disagio economico, un basso livello di istruzione e scarso accesso alle informazioni sanitarie”.
“Sulla base di questa premessa – fanno presente ancora attraverso le web pagine del Coehar – CoEHAR, Liaf e Eclat hanno avviato a sostegno di Caritas Catania un progetto di donazione, assistenza alla cessazione, informazione sanitaria, valutazione e monitoraggio rivolto a circa 100 soggetti fumatori in condizioni di disagio economico e/o sociale che non riescono a smettere di fumare da soli”.
Nel dettaglio, il progetto si articolerà attraverso i seguenti “momenti”: una donazione Caritas di un quantitativo pari a 100 sigarette elettroniche e 10.000 ricariche, necessarie al consumo di un mese circa per ciascun svapatore;
Attività di valutazione dello stato di salute dei pazienti effettuata grazie alla collaborazione dei volontari LIAF e degli specialisti del CoEHAR;
Attività di monitoraggio periodica (bi-settimanale e/o mensile) dello stato di salute dei fumatori che decidono di passare ai prodotti senza combustione;
Attività di formazione/informazione su pratiche di buona salute e stili di vita sani condotta dai volontari del CoEHAR.
IL PROGRAMMA
“I fumatori – è ulteriormente rappresentato – verranno accolti dai volontari Liaf per una prima valutazione dello stato di salute generale alla quale seguirà la donazione del dispositivo con relativa ricarica e il monitoraggio mensile dell’abitudine da fumo”.
Il progetto sarà presentato Venerdì 20 Dicembre alle ore 18 presso la sede della Caritas Diocesana di Catania: saranno presenti il direttore di Caritas Catania, don Nuccio Puglisi; le autorità Coehar, il professore Riccardo Polosa, il professore Giovanni Li Volti ed il professore Pasquale Caponnetto; i membri del CoEHAR; il presidente Liaf, Elena Granata, gli specialisti di Caritas, il dottore Giovanni Mangano e tutti i volontari che in questi giorni di intensa attività hanno supportato e sostenuto i fumatori in difficoltà.
- Scritto da Italo Di Dio