Svezia, ad una settimana dallo status di “smoke free”

0
24

Ci siamo. In buona sostanza il countdown è già abbondantemente avviato.
La Svezia, questione di giorni, si accinge a diventare il primo Paese europeo a cogliere lo status di smoke free.
Si tratta di una condizione che viene riconosciuta a quegli Stati che riescono a cogliere il traguardo del 5 percentuale – o meno – di fumatori rispetto alla popolazione generale maggiorenne.
Ebbene, il Paese scandinavo ha visto calare, in appena quindici anni, in modo vertiginoso l’incidenza tabagista balzando dal 15% del 2007 al 5,6 del 2022.
Si è ad un briciolo, in buona sostanza, dal raggiungere l’agognato traguardo.
Un anticipo di 13 anni quello con il quale si viaggia rispetto alla dead line del 2040 che l’Unione europea si è da tempo prefissata per cogliere medesimo risultato – risultato obiettivamente difficilmente raggiungibile da parte di Bruxelles permanendo il trend e l’andazzo attuali.

NESSUNA BARRICATA

Ma si diceva della Svezia.
Smoke Free Sweden ha commentato con comprensibile soddisfazione il quasi raggiunto obiettivo “Mancano sette giorni alla Svezia libera dal fumo? Ciò avviene grazie a strumenti innovativi per la riduzione del danno come lo snus”.
Snus ma anche sigarette elettroniche: un adulto su cinque usa una di queste alternative, sia facendo ricorso alla nicotina sia usando liquidi che ne sono privi.
E mentre in altri contesti si alzano barricate, in Svezia si agevola la loro fruizione.
Ed i fatti hanno dato e stanno dando ragione sia alla luce del traguardo di Paese smoking free che è ad un tiro di schioppo sia perché la Svezia presenta il tasso di cessazione del fumo più alto al mondo: oltre un terzo (per la precisione il 36 percentuale) degli intervistati ha dichiarato di essere stato un fumatore e di essere riuscito a smettere.

L’INNOCENZA DELLA NICOTINA

Ma vi è anche un altro dato che deve far riflettere e alla luce del quale si può ragionevolmente scagionare la nicotina: il consumo di tale sostanza, infatti, è in linea con il resto d’Europa, eppure in Svezia si registra il 44 percentuale in meno di decessi correlati al tabacco rispetto alla media europea, il 41 percentuale in meno di tasso di cancro ai polmoni e il 38 percentuale in meno di decessi attribuibili a qualsiasi cancro.
Il problema non è, quindi, la nicotina – con tutta evidenza – ma l’atto della combustione che si ritrova solo nelle sigarette classiche e non già nelle elettroniche.

- Scritto da Arcangelo Bove