Landl “Riduzione danno fumo, Ue segua esempio Svezia”

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“Il successo della Svezia è un chiaro risultato del suo approccio di riduzione del danno sensato e supportato dalla scienza.
Invece di demonizzare alternative meno dannose come snus, sacchetti di nicotina e svapo, la Svezia ha da tempo abbracciato questi prodotti e li ha regolamentati in base al rischio.
Questa impostazione ha salvato innumerevoli vite e scandisce una tabella di marcia per l’Unione europea.
È tempo che quest’ultima segua l’esempio della Svezia per ridurre i tassi di fumo in tutta Europa”.

Sono le parole di Michael Landl, numero uno della World Vapers’Alliance, nel commentare il caso Svezia in relazione ai risultati colti in chiave di smoking cessation.
Tantissimo si sta discutendo in queste ultime settimane, su un po’ tutti i media, circa i risultati colti dalla Nazione scandinava che, secondo fonti interne sanitarie, sarebbe già scesa sotto il livello del 5 percentuale (il 4,5 per l’esattezza) quanto a popolazione fumatrice.
In tal modo laureandosi quale primo Paese al mondo – di fatto – libero dal fumo.

L’UE CI ARRIVERA’ TRA 60 ANNI

Mentre altri Paesi lottano per raggiungere questo obiettivo entro il 2040, la Svezia ha già colto questo traguardo.
Si prevede che, invece, l’UE nel suo complesso non raggiungerà questo obiettivo prima di 60 anni”.

La strategia della Svezia – incalza Landl – include una posizione progressiva sulla riduzione del danno: snus, bustine di nicotina e prodotti per lo svapo sono liberamente accessibili e, ad esempio, lo snus è tassato in proporzione al suo rischio, a differenza di molti Paesi dell’Ue nei quali questi prodotti sono fortemente limitati o vietati.
Questo approccio basato sul rischio ha consentito ai fumatori di passare a prodotti meno dannosi, contribuendo in modo significativo al tasso di fumo record colto in positivo dalla Svezia”.

Dalla World Vapers’ Alliance, in conclusione, viene esortazione all’indirizzo dell’Ue “ad abbandonare il suo mood restrittivo nei confronti dei nuovi prodotti alla nicotina e ad adottare invece la strategia svedese basata sui fatti e che sia a favore dei consumatori.
Questo approccio
– la conclusione – ha chiaramente dimostrato la sua efficacia nel ridurre rapidamente i tassi di fumo e migliorare i risultati di salute pubblica in tutta la Nazione”.

- Scritto da Italo Di Dio