Una lettera per “sottolineare il potenziale delle sigarette elettroniche per la salute pubblica e caldeggiare politiche basate sulla scienza”.
E’ quanto il Coehar ha redatto ed inviato al Governo brasiliano, Stato storicamente chiuso rispetto alle sigarette elettroniche.
Una condizione “ufficiale” che, tuttavia, non impedisce che all’interno del Paese, in realtà, vi sia una fitta circolazione dei prodotti in questione nel mercato nero.
Ciò con conseguente rischio per la salute dei consumatori e, ovviamente, danno alle casse dell’Erario in termini di minori entrate.
Proprio la questione del mercato nero, che ha assunto proporzioni decisamente rilevanti, ha portato la senatrice Soraya Thronicke a proporre una regolamentazione che vada a rafforzare le limitazioni relative a produzione, vendita, importazione e uso di questi dispositivi.
CIRCA 200.000 MORTI ALL’ANNO FUMO CORRELATE
Dal Coehar, tuttavia, è stata predisposta ed inviata all’attenzione dell’Esecutivo guidato da Luiz Inácio Lula da Silva una lettera nella quale si vanno a esporre i motivi per i quali si dovrebbe, invece, puntare sullo svapo quale soluzione a minor danno
Nella lettera vengono sintetizzati i motivi per i quali le sigarette elettroniche possono rappresentare uno strumento valido di lotta al fumo nell’ambito delle politiche sanitarie di un Paese evidenziandosi, in particolare, come “in base alle evidenze scientifiche, alla regolamentazione di altri Paesi e alla significativa riduzione dei rischi per la salute associati all’uso delle sigarette elettroniche, sosteniamo politiche che offrano ai fumatori adulti l’accesso ad alternative più sicure”.
Aggiungendosi anche come, “attraverso un quadro normativo regolamentato, il Brasile ha l’opportunità di ridurre l’impatto delle malattie correlate al fumo e migliorare i risultati in termini di salute pubblica”.
Fin qui il Coehar che tenta di aprire una breccia nel muro di una impostazione – quella brasiliana – tra le più intransigenti in fatto di svapo; Il tutto mentre il fumo continua a galoppare indisturbato macinando un qualcosa come 200.000 morti all’anno a causa di patologie ad esso correlate.
- Scritto da Italo Di Dio