Il 29% delle persone che attualmente svapano finirà per ricascare nella dipendenza dal fumo a causa dei divieti sulle usa e getta.
E’ questa la sostanza delle previsioni che sono state poste in essere da membri del Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari rurali, Ufficio governativo del Regno Unito deputato, appunto, ai rami dell’ambiente e dell’agricoltura.
Il dibattito Oltremanica è fortemente incentrato, in questi ultimi giorni e settimane, sulla questione data dal divieto delle usa e getta che, come da norma sostanzialmente già varata, dovrebbe scattare nel Giugno del prossimo anno.
Un provvedimento normativo la cui ratio è quella di tutelare – giustamente – i più giovani dall’accesso a prodotti dei quali questi, fondamentalmente, fanno smodato utilizzo per moda e vezzo e non già in una logica di smoking cessation; Altresì il ban alle monouso, anche questo elemento da tenere nella dovuta considerazione, andrebbe anche a dare un contributo importante al tema ambientale.
E LE ESIGENZE DEI FUMATORI?
Al netto di questi indubbi vantaggi, però, vi è anche – e questo è un dato di fatto – la penalizzazione delle esigenze di quanti stavano tentando di dire addio alle bionde proprio per il tramite di queste alternative.
E che ora finiscono per ritrovarsi “orfani” del loro supporto con conseguenze che possono essere negative per quel che riguarda il rapporto con le sigarette classiche.
“Abbiamo ipotizzato – ancora dal Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari rurali del Regno Unito – che la maggior parte degli utenti di sigarette elettroniche usa e getta passerà alle sigarette elettroniche riutilizzabili.
Tuttavia – aggiungono – ci sarà una percentuale di utenti che potrebbe tornare a fumare tabacco o smettere del tutto di svapare e fumare”.
E questa percentuale è stata stimata, come prima accennato, nella misura di poco meno di una persona su tre.
E questo al netto della ulteriore aggravante data dalla proposta di aumento delle tasse sugli e-liquid che pure è in discussione nelle stanze dei decisori inglesi.
- Scritto da Arcangelo Bove