Svapare in carcere?
Può addirittura rappresentare una soluzione per abbattere le intemperanze degli ospiti detenuti.
Lo sanno bene nel Regno Unito dove la e-cig, ormai, sono ammesse e vengono rese disponibili nei tuck shop degli istituti detentivi.
Il tutto rientrando in un più ampio programma di disincentivo del fumo che, con riferimento al contesto carcerario, ha restituito alle carceri inglesi un’atmosfera che viene definita essere più serena e distesa.
Nell’isola di Man, fazzoletto di terra situato nel Mar d’Irlanda tra l’Inghilterra e il territorio irlandese che, da un punto di vista istituzionale, è una dipendenza della Corona Britannica a governo autonomo, fu del resto condotto un approfondimento alquanto mirato presso l’unica struttura detentiva che ricade nel territorio.
E questo avvenne – si figuri – già nel 2017.
Le locali Istituzioni, infatti, ebbero a rendersi conto di come molti dei problemi che si venivano a determinare nelle locali carceri, in termini di “ordine pubblico”, fossero paradossalmente da ricondurre al divieto di uso di sigarette e alla conseguente condizione di turbolenza che tale stato di cose finiva per determinare.
Anche perché i detenuti, per sopperire alla mancanza di tabacco, presero a fumare sostanzialmente di tutto.
Persino le bucce di banana e le bustine di the.
L’ESPERIMENTO DEL 2007
Una pratica che finiva per determinare situazioni di alterazione senza dimenticare, poi, come il tentativo di accendere le improvvisate sigarette ha in più circostanze causato problemi agli impianti elettrici: si pensi come dal momento in cui, nel 2008, era scattato il divieto di fare uso di sigarette in cella, si erano avuti ben 800 black out elettrici causati dal maldestro tentativo di accendere le “pseudo sigarette” sfruttando le prese della corrente.
Nel 2017, quindi, partì il progetto pilota che durò lo spazio di sei mesi e che ebbe l’effetto che fa l’acqua sul fuoco: si registrarono, in particolare, una diminuzione del 58% dei richiami di cattiva condotta; Una riduzione del 50% delle interruzioni di corrente; Un risparmio annuale di 8.500 sterline sulle terapie sostitutive della nicotina; La richiesta, di un detenuto su quattro, di un supporto per smettere di fumare.
- Scritto da Arcangelo Bove