La riduzione del danno da fumo protagonista a Sharper Night

0
24

La riduzione del danno protagonista a Sharper Night grazie al lavoro condotto da una giovane ricercatrice presso le stanze del Coehar.
A darne notizia con una nota stampa è lo stesso Centro di ricerca fondato dal professore Riccardo Polosa.
Sharper Night, spiegano dalla struttura catanese, “è un progetto italiano sostenuto dalla Commissione europea che dedica due giornate alla scienza, ai ricercatori e al loro contributo nel costruire il futuro della nostra società.
Il 27 e 28 Settembre 2024, 15 città italiane hanno aperto ai cittadini, agli studenti e ai giovani ricercatori le porte delle proprie università, per poter raccontare le sfide e le scoperte dei giovani esperti italiani, attraverso conferenze, presentazioni, giochi, mostre e spettacoli”.

Tra i partner del progetto, che vede la partecipazioni di oltre 200 tra Enti ed istituzioni, appunto, anche l’Università di Catania, da anni polo di un importante movimento di ricerca sia in italia che all’estero, arrivando ad ospitare professionisti provenienti da tutto il mondo.
Tra i protagonisti della rassegna scientifica, ancora, come anticipato, la dottoressa Chiara Giardina che, grazie a un progetto condotto all’interno dei laboratori di Catania, ha vinto la prestigiosa borsa di studio per il Tobacco Harm Reduction Scholarship Programme di KAC.

LA DOTTORESSA GIARDINA

Il progetto di Giardina – fanno presente dal Coehar – riguarda una ricerca in vitro che prevede un’analisi del genoma delle cellule epiteliali di polmone in seguito all’esposizione sia al fumo di sigaretta che all’aerosol dei prodotti a tabacco riscaldato nonché trattamento con nicotinail cui obiettivo “è quello di analizzare le variazioni dell’espressione genica in seguito a queste condizioni sperimentali, per valutare un’eventuale correlazione con processi di infiammazione o carcinogenesi“.
A presentare il giovane talento il ricercatore del Coehar e coordinatore del progetto Replica, professore Massimo Caruso, presso il quale Giardina ha effettuato il suo tirocinio.
Progetto Replica che, come più volte raccontato dalla nostra testata, ha lo scopo di “replicare e validare in regimi standardizzati i risultati dei più noti studi nel campo dei dispositivi a rischio modificato” così permettendosi a ricercatori provenienti da oltre sette Paesi diversi e agli studenti del polo catanese, come Chiara Giardina, di entrare a far parte di un network di eccellenze internazionali.

- Scritto da Italo Di Dio