Tempi duri per le alternative.
Non solo le sigarette elettroniche, tra ban agli aromi e plus fiscali, a vivere continue montagne russe.
Anche per i sacchetti di nicotina, infatti, i tempi non sono – ovunque – felicissimi.
I dispositivi in questione, per l’appunto, sono fortemente in discussione anche ad un passo dall’Italia e, per la precisione, in Francia.
I cugini blues, infatti, sarebbero intenzionati a mettere al bando le famose bustine e parrebbe proprio che il disco rosso potrebbe scattare anche in tempi abbastanza stretti.
In tal senso una dichiarazione resa dal Ministro della Salute Geneviève Darrieussecq il quale, in un’intervista al quotidiano “Le Parisien”, ha definito tali prodotti come “pericolosi” dal momento che “contengono alte dosi di nicotina”.
In più la considerazione del Ministro rispetto al fatto che tali prodotti sarebbero non funzionali ad un percorso di smoking cessation bensì rappresenterebbero una sorta di vezzo e moda da parte di giovanissimi che ne sarebbero i principali utilizzatori.
“Proibendo le bustine di nicotina – ha dichiarato Michael Landl, direttore della World Vapers’ Alliance – il Ministro Darrieussecq sta chiudendo un percorso efficace e molto meno dannoso per milioni di persone che lottano per smettere di fumare.
Le bustine hanno dimostrato di aiutare i fumatori ad abbandonare le sigarette in altri Paesi e sono notevolmente più sicure.
Piuttosto che offrire opzioni, la Francia rischia di spingere le persone verso il fumo o il mercato nero”.
Ed ha pienamente ragione Landl, laddove è anche da ricordare, con stretto riferimento al discorso delle bustine, come il modello di successo rappresentato dalla Scandinavia non sia stato affatto tenuto in valutazione dai decisori di Parigi.
Una guerra alle alternative al fumo che, per il resto, è portata in modo alquanto vasto ed esteso spaziando dagli aumenti delle tasse sui liquidi per sigarette elettroniche a possibili ulteriori divieti che potrebbero andare a colpire le altre proposte a base di nicotina.
Si discute, non a caso, anche di un prossimo eventuale divieto che dovrebbe andare a colpire le gomme, sempre a base della medesima sostanza.
La guerra al fumo in Francia, per dirla breve, sta assumendo le sembianze di una guerra alla nicotina.
Che non è esattamente il target da centrare.
- Scritto da Italo Di Dio