L’Europa dice si alla proposta francese: E l’usa e getta finisce offside Oltralpe.
Importante risvolto quello che viene dai cugini francesi che hanno ricevuto il si definitivo da Bruxelles rispetto alla loro proposta di vietare l’uso delle monouso sul territorio nazionale.
Tutto trae origine da una legge approvata dal Senato francese nel Febbraio di quest’anno e che aveva chiuso un iter che era stato avviato dall’Assemblea nazionale nel Dicembre dell’anno precedente.
Per aversi, però, una piena efficacia era necessario il “si” definitivo della Commissione europea che, secondo la testata “Connexion”, sarebbe giunto esattamente una settimana addietro, il 25 Settembre.
Da quel momento, quindi, si può considerare pienamente in piedi la legge francese in questione, ragion per cui con decorrenza il 1 Gennaio 2025 le sigarette elettroniche usa e getta saranno vietate nella relativa importazione e vendita su tutto il territorio nazionale.
La Francia, quindi, come i vicini di casa del Belgio che avevano già adottato simile previsione.
“Si tratta di una grande vittoria per l’ambiente e per la salute dei nostri bambini, che sono i principali obiettivi di queste campagne di marketing”: questa la testuale dichiarazione di Francesca Pasquini, coautrice del disegno di legge.
ALTA DIFFUSIONE NELLA FASCIA 13-16
L’iniziativa normativa transalpina ha preso il largo dopo l’evidenza di alcuni dati ritenuti – giustamente – alquanto allarmanti da sanitari e decisori: secondo una ricerca effettuata su un campione alquanto esteso di adolescenti di età compresa tra i 13 ed i 16 anni, infatti, ben il 15 percentuale di essi avrebbe fatto uso almeno una volta nella vita – appunto – della sigaretta elettronica usa e getta.
Un dato che, del resto, parrebbe essere alquanto omogeneo anche in altri Paesi del Vecchio Continente.
Un numero assolutamente da “alert”: non ha senso, non ha logica usare la e-cig se non quale strumento di smoking cessation; Assolutamente inammissibile, poi, che lo facciano quelli che sono poco più che bambini.
- Scritto da Italo Di Dio
