Diffondere dati su consumi e-cig per dare fiducia ai consumatori

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Si è conclusa nei giorni scorsi l’edizione 2024 del GTNF, una delle principali conferenze dedicate al mondo e all’industria della nicotina e del tabacco, con focus sull’innovazione responsabile.
Ne dà notizia, attraverso comunicato stampa, il Centro di ricerca Coehar.
Quest’anno, viene spiegato nella nota diffusa dall’Istituto di ricerca catanese, si sono riuniti ad Atene alcuni tra i massimi esperti di regolamentazione e consumo dei prodotti del tabacco, insieme a ricercatori e scienziati che da anni si impegnano a testare e valutare l’efficacia e la relativa sicurezza dei prodotti a rischio modificato.
Tra questi il professore Riccardo Polosa, tra le voci più autorevoli nel campo della ricerca applicata alla riduzione del danno da fumo.
Polosa ha partecipato ad un panel dedicato all’utilizzo dei dati e degli schemi di consumo reali dei prodotti a rischio modificato nella popolazione.
Quando parliamo di questo tipo di evidenze – spiegano dal Coehar – ci riferiamo a una strategia che valuta i benefici e i rischi di uno specifico prodotto, in questo caso i prodotti a rischio modificato come sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, basandosi su dati di consumo provenienti da situazioni reali e non solo da trial clinici.
Una strategia che fornisce dati fondamentali su schemi di consumo e utilizzo giornalieri, anche in specifiche popolazioni che non possono essere raggiunte dagli studi clinici.
Dati che, quando applicati al mondo della ricerca sulla riduzione del danno da fumo, possono confermare l’efficacia delle sigarette elettroniche, irrobustendo le evidenze scientifiche e incoraggiando l’uso delle e-cig come strumento di cessazione.

“AL COEHAR UTILIZZIAMO QUESTA TIPOLOGIA DI DATI”

Al Coehar – ancora il docente – utilizziamo questa tipologia di dati per monitorare il consumo di sigarette, i miglioramenti nei parametri polmonari e di qualità di vita in persone e fumatori che già utilizzano le sigarette elettroniche.
Li abbiamo utilizzati anche per monitorare e valutare parametri clinici in persone che accedono ai reparti di pronto soccorso negli ospedali”.

Ma quale è il vantaggio pratico insito nel poter avere accesso a questi dati? Presto detto.
Ciò – è in merito rappresentato – si andrebbe a tradurre in un’aumentata fiducia da parte dei consumatori e degli organi politici nei risultati delle ricerche che influenzano le strategie di salute pubblica”.

- Scritto da Arcangelo Bove