Il Coehar raddoppia.
“Il Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla riduzione del danno da fumo nato in seno all’Università di Catania nel 2018 espande i confini della propria attività siglando una lettera di intenti con l’Università di Padjadjaran, in Indonesia, che rappresenta un importante passo avanti nelle attività di internazionalizzazione ed è segno di riconoscimento della rilevanza strategica del Coehar a livello globale”.
Questo l’incipit di una nota stampa che l’eccellenza fondata e guidata dal professore Riccardo Polosa ha diffuso attraverso il sito web istituzionale.
ACCORDO SIGLATO A BANDUNG
“Il documento – è ulteriormente spiegato – sottoscritto a Bandung, West Java, alla presenza del fondatore del Coehar, professore Riccardo Polosa, e del suo Direttore, professore Giovanni Li Volti, costituisce infatti un impegno formale delle parti a collaborare per la creazione e l’avvio di un nuovo Coehar in Indonesia, che fungerà da centro regionale per la ricerca, la sensibilizzazione e l’educazione sulla riduzione del danno da fumo nella regione Asia-Pacifico.
Presenti alla firma dell’accordo anche le autorità scientifiche del Governo italiano tra cui l’Addetto all’Istruzione e alla Cultura dell’Ambasciata italiana in Indonesia, Roberto Carniel”.
Un ulteriore passo avanti quello che viene posto in essere dal riferimento siciliano che già, come noto, ha in piedi diverse collaborazioni su scala internazionale.
Ora, però, una importante evoluzione con la nascita di quella che è una vera e propria struttura bis.
“A guidare le attività asiatiche – spiegano ancora dal Coehar – saranno il professore Ronny Lesmana, il dottore M.Kes., AIFO, PhD, professore associato all’Università di Padjadjaran, e la dottoressa Amaliya, DDS, MSc, professoressa associata presso la Facoltà di Odontoiatria della stessa Università, già tra i partner del progetto Replica e del progetto Smile, tra i capisaldi delle attività di ricerca internazionali coordinate dal Coehar”.
PAESE FLAGELLATO DAL TABAGISMO
Quanto ai motivi che hanno portato alla operazione in questione, si specifica come “l’istituzione del “Coehar Padjajaran” in Indonesia permetterà di avere un centro dedicato per affrontare le sfide locali attraverso la ricerca, il rafforzamento delle capacità e la promozione delle politiche pertinenti a livello locale” aggiungendosi come “questo Centro regionale fungerà da hub per la collaborazione tra ricercatori, professionisti della sanità pubblica e decisori politici nella regione Asia-Pacifico, migliorando l’impatto degli sforzi globali in tema di riduzione del danno da fumo”.
L’Indonesia è uno dei Paesi estremi per quanto riguarda la dipendenza dal tabagismo: dati Oms riferiscono che nello Stato in questione vi fossero, nel 2022, un qualcosa come 80 milioni di fumatori over 15, dato che colloca il Paese al terzo posto in assoluto tra quelli con maggiore incidenza di tabagisti.
“Il fumo di sigaretta convenzionale – ribadiscono ulteriormente nella nota del Centro – è ancora oggi in Indonesia il secondo fattore di rischio più elevato che causa morti e disabilità combinate e le cause di decesso maggiori restano ictus, cardiopatia ischemica, Bpco e cancro ai polmoni.
Implementare la ricerca sulla riduzione del danno da fumo nelle regioni asiatiche è indispensabile”.
“I risultati della ricerca condotta dal team del Coehar dell’Università di Catania – spiega Polosa – stanno cambiando il mondo contribuendo a rivoluzionare le politiche volte alla tutela della salute pubblica in molti Paesi nel mondo.
Sostenere il fronte indonesiano del Coehar è per noi motivo di grande orgoglio ma anche una promessa di ulteriore impegno per cambiare le sorti di un paese flagellato da abitudini e stili di vita malsani”.
“I Paesi a basso e medio reddito dall’area asiatica rappresentano un terreno di indagine e attività diverso e sfaccettato.
Il nostro obiettivo – aggiunge invece il professore Giovanni Li Volti – è implementare le attività di ricerca con lo sviluppo di progetti comuni che possano utilizzare appieno sia le risorse umane, sia quelle tecnologiche di tutti i poli universitari coinvolti e delle Istituzioni che a vario titolo contribuiranno al cambiamento e all’interscambio di conoscenze e competenze”.
LA DISCIPLINA DEI RAPPORTI
I rapporti tra le due Università, già regolati da un precedente Accordo quadro di cooperazione sottoscritto nel 2020, e da un Accordo di mobilità siglato nel 2023, per favorire e promuovere attività di ricerca, di mobilità e di formazione congiunte nel campo della riduzione del danno da fumo, si consolidano dunque con la sottoscrizione di questa lettera di intenti che pone le basi per la definizione di un Accordo operativo di Collaborazione che verrà siglato nei prossimi mesi a Catania, per meglio regolare i rapporti tra i due centri di ricerca, il sostegno e la guida strategica del Coehar al nuovo centro indonesiano, e l’avvio di diverse attività per i prossimi cinque anni, includendo training accademici, mobilità e scambio, conduzione di progetti di ricerca congiunti e attività in partnership che porteranno allo sviluppo di un network globale con sede proprio nell’area asiatica.
- Scritto da Arcangelo Bove