Le persone credono che la nicotina causi il cancro.
E’ questa la errata e grave percezione che in tantissimi hanno sulla sostanza, cosa che “impatta” in modo notevole anche sulle strategie di “smoking cessation”;
E’ questo il risultato dell’approfondimento “Modeling the population health impact of accurate and inaccurate perceptions of nicotine harm”, studio condotto presso la popolazione statunitense.
I risultati, come si temeva, hanno confermato la sensazione di errata credenza che già era mediamente palpata.
In molti, troppi anche tra i fumatori pensano che la nicotina sia cancerogena.
Giova ovviamente premettere e chiarire a pro del lettore come la sostanza-nicotina crei assuefazione ma che, direttamente, non determini conseguenze imponenti rispetto a problemi cardiovascolari e tumorali.
Quello che, invece, causa i problemi per la salute dell’uomo, come dimostrato da decenni di “pratica” a da miriadi di pregressi lavori, è la combustione delle sigarette, la bruciatura, processo che libera sostanze dannose capaci di innescare meccanismi legati al cancro, senza voler far menzione di quelli nocivi a carico di cuore e apparato circolatorio.
E queste distorte percezioni hanno riflessi gravi in proiezione.
Lo studio condotto in Usa ha potuto accertare, non a caso, come tra coloro che ritenevano che la nicotina non fosse cancerogena, si riscontrasse un tasso di cessazione dal tabacco più alto, cosa che è stata stimata come potenzialmente capace di salvare 800.000 vite umane da qui ai prossimi 85 anni; tra quanti, invece, vi erano convinzioni errate sulla nicotina stessa, si constatavano atti di addio al fumo molto più bassi con una stima aggiuntiva, in proiezione, di 250.000 decessi fumo-correlati.
“Migliorare la comprensione pubblica del ruolo della nicotina – hanno commentato gli autori – potrebbe migliorare notevolmente la salute pubblica incoraggiando più fumatori a passare ad alternative meno dannose , prevenendo così morti premature”.
ANCHE LA COMUNITA’ SCIENTIFICA “ZOPPICA” SUL PUNTO
Male che vi sia, in conclusione, questa sbagliata e deviata “credenza” sulla nicotina da parte della gente comune; Molto peggio, però, che tale convinzione alberghi anche presso la Comunità scientifica, il che è meno “capibile”.
Come da diversi articoli della nostra testata, infatti, anche presso il mondo delle professionalità mediche – nazionale e non – vi sono convinzioni confusionarie.
E se la fonte informativa presenta talvolta “difetti”, non si può pretendere che la base abbia le giuste e corrette consapevolezze in fatto di strategie di addio al fumo.
- Scritto da Italo Di Dio