Fumo ai minimi storici negli Usa grazie alla sigaretta elettronica

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Fumo ai minimi storici negli States grazie alla sigaretta elettronica

Il fumo è ai suoi minimi storici negli Stati Uniti d’America.
E questo avviene (anche) per merito della sigaretta elettronica.
Tanto si può dedurre dalle conclusioni di un nuovo approfondimento condotto negli States relativamente alla dipendenza tabagista.
Lo studio Gallup a rilevare come il tasso di fumatori sia sceso in quel contesto territoriale alla sorprendente quota dell’11 percentuale, un dato che non era mai stato colto.
Questo con riferimento ad una lettura generale della popolazione.
Analizzando, poi, le singole fasce anagrafiche si colgono elementi di ulteriore e particolare interesse.
Ad esempio, incentrando il focus sugli under 30, indipendentemente dal sesso, si può cogliere come la percentuale dei fumatori sia pari al 6.
Cioè, vale a dire, appena sei persone su cento under 30 negli Stati Uniti d’America dichiarano di accendere una sigaretta almeno una volta al giorno.
Anche questo un elemento che comprensibilmente desta piacere ed anche un pizzico di stupore ancor di più in prospettiva futura.

IL PENSIERO DI MICHAEL LANDL

Gli Stati Uniti sono sul punto di avere una generazione Z libera dal fumo – commenta il Presidente della World Vapers’ Alliance, Michael Landlma invece di festeggiare, mettono lo svapo sotto attacco.
Questo non ha alcun senso. Gli ultimi tassi di fumo mostrano chiaramente che il mito dello svapo come porta d’accesso al fumo deve essere messo a tacere.
Lo svapo non è una porta d’accesso al fumo; è una via d’uscita dal fumo.
La riduzione del danno funziona, anche se i politici stanno rendendo più difficile per i fumatori cambiare.
È ora di svegliarsi!”

Landl, proseguendo nella sua analisi, evidenzia pure come i risultati del sondaggio Gallup chiariscano “che considerare lo svapo come un’opzione adatta ai consumatori” non sia solo una questione di preferenza, “ma una necessità di salute pubblica”.
“Ogni fumatore che passa allo svapo sta facendo una scelta che potrebbe allungare la propria vita e ridurre la pressione sui sistemi sanitari –
prosegue e conclude l’attivista – Nonostante le prove schiaccianti, i decisori politici di tutto il mondo stanno spingendo misure che potrebbero annullare i progressi che si sono visti in termini di salute pubblica”.

- Scritto da Italo Di Dio