Ward “Tabagismo, una soluzione sono le sigarette elettroniche”

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“Le prove sono chiare: le sigarette elettroniche possono aiutare i fumatori a smettere o a ridurre significativamente il consumo di tabacco, abbattendo così l’enorme peso delle malattie ad esso correlate”.
Sono le parole di Maurice “Moe” Ward, fondatore e direttore esecutivo di JIIVE.
Il medesimo, noto per il suo attivismo in tutti gli States e, in particolare, nello Stato dei Minnesota, è intervenuto nel sempre vivo dibattito relativo a tabagismo ed alternative.
“Il prezzo della dipendenza dal tabacco è particolarmente devastante – ha sottolineato Ward – Nonostante decenni di coraggiosi sforzi per combattere questo flagello, il fumo rimane una delle principali cause di morte prevenibile a livello globale, con un impatto sproporzionato sulle popolazioni emarginate come la nostra.
Negli Stati Uniti, dove la cruda realtà delle conseguenze mortali del tabacco è ben documentata, è fondamentale adottare soluzioni innovative per invertire questa tendenza.
Una di queste soluzioni sono le sigarette elettroniche alla nicotina, uno strumento divisivo ma potenzialmente rivoluzionario nella riduzione del danno e nella cessazione del fumo.
Adottando questa tecnologia, possiamo sfruttarne il potenziale per trasformare la vita di milioni di fumatori, in particolare nella nostra Comunità colpita dalla giustizia.
Gli operatori sanitari e i sostenitori devono rivalutare la loro posizione sulle sigarette elettroniche, riconoscendone il ruolo come strategia di riduzione del danno.
Le sigarette elettroniche forniscono nicotina senza il catrame nocivo e i prodotti della combustione delle sigarette tradizionali, offrendo un’alternativa meno dannosa per coloro che non riescono a smettere completamente di fumare nicotina.
Tuttavia, idee sbagliate radicate tra medici e operatori sanitari –
ha ulteriormente annotato l’attivista – spesso portano a una consulenza incoerente per i pazienti che contraddice le prove esistenti”.

LA DISINFORMAZIONE

L’effetto collaterale insito in tale stato di cose è alquanto evidente.
La disinformazione sulle sigarette elettroniche rispetto ai prodotti del tabacco tradizionali sta allontanando i fumatori dal passaggio.
Molti equiparano erroneamente la nicotina al fumo di tabacco, temendo un profilo di rischio simile.
Ciò è particolarmente devastante nelle comunità colpite dalla giustizia, già devastate dalle disuguaglianze sanitarie legate al tabacco.
È fondamentale che gli operatori sanitari riconoscano i progressi compiuti nelle strategie di riduzione del danno e integrino le sigarette elettroniche nei kit di strumenti per smettere di fumare.
Non possiamo permetterci di attenerci a un approccio tutto o niente che ignori i potenziali benefici. Invece, le agenzie di sanità pubblica e le società mediche degli Stati Uniti devono rivalutare la loro posizione cauta sulle sigarette elettroniche.
L’enorme tributo di malattie legate al tabacco
– la conclusione – richiede un approccio sfumato che sfrutti le strategie di riduzione del danno per raggiungere efficacemente tutte le popolazioni”.

- Scritto da Italo Di Dio