C’era una volta il Regno Unito, amico delle sigarette elettroniche.
Meglio dirsi, non è che gli inglesi siano divenuti nemici dello svapo ma, certamente, rispetto a qualche manciata di mesi addietro – diciamo – i rapporti si sono un pizzichino raffreddati.
Durante il discorso che Re Carlo ha tenuto nella giornata odierna al cospetto della platea istituzionale delle Camere, infatti, il medesimo ha annunciato i piani del nuovo Governo relativamente alla volontà di “imporre limiti alla vendita e al marketing delle sigarette elettroniche”.
Così andandosi, sostanzialmente, a reintrodurre una versione aggiornata del disegno di legge sul tabacco e sulle sigarette elettroniche.
Una indicazione alquanto chiara quella che è venuta dal numero uno della Monarchia inglese e che, ovviamente, non è sfuggita alle attentissime antenne della World Vapers’ Alliance.
LE PAROLE DI LANDL
“È già chiaro – ha fatto presente in una nota diramata alla stampa il Presidente del sodalizio Michael Landl – che il divieto di fumo generazionale non funzionerà, perché i divieti non funzionano mai.
Ciò che rende il piano ancora peggiore – osserva, inoltre, l’esponente in questione – è la repressione delle alternative meno dannose.
Alternative meno dannose come lo svapo devono essere elementi chiave di una strategia antifumo.
La scienza e gli esempi di vita reale come la Svezia ne sono la prova.
La riduzione del danno funziona, il proibizionismo fallisce.
Il Regno Unito non deve intraprendere questa strada”.
Molto perentorio e chiaro l’intervento del Presidente dell’associazione sovranazionale.
Che chiude “Ignorare le prove e perseguire politiche fallimentari porterà solo a maggiori danni e a tassi di fumo più elevati”.
Una importante certezza (pro svapo) che vacilla un attimino Oltremanica.
E la sensazione è che il programma di Londra non sia destinato a ricevere “attenuazioni”.
- Scritto da Arcangelo Bove