L’Organizzazione mondiale della Sanità pubblica, per la prima volta, raccomandazioni per smettere di fumare.
Ebbene si, per la prima volta in 78 anni di esistenza, per quanto tale cosa possa essere alquanto stramba trattandosi del massimo Organismo mondiale quanto a politiche della salute.
Ebbene, fino ad ora quindi mancava un vademecum per guidare le persone nel percorso di smoking cessation.
Ed ora che è arrivato (questo benedetto vademecum), ovviamente, si ignora totalmente la sigaretta elettronica – del resto ci avrebbe sorpreso il contrario.
Anzi, a conferma di come il buongiorno si veda solitamente dal mattino, gli esperti Oms si sono affidati esclusivamente al mondo della scienza australiana per avere consulenza in materia.
Il che è stato, effettivamente, già dato particolarmente indicativo essendo nota la poca simpatia che nella terra di koala e canguri si nutre per lo svapo.
Ma quali sono i contenuti di siffatte raccomandazioni che, come da sito Oms, hanno lo scopo di “fornire una guida tecnica sulla cessazione del fumo negli adulti, che possa essere utilizzata dagli Stati membri dell’Oms, e supportare l’uso di interventi comportamentali e trattamenti farmacologici basati sull’evidenza per la cessazione del fumo come parte di un approccio globale al controllo del tabacco”?
LE LINEE GUIDA
Ebbene, eccoli “Supporto comportamentale fornito sia in ambito clinico che comunitario: deve durare da 30 secondi a 3 minuti ed essere effettuato durante ogni visita medica per un fumatore; Interventi digitali quali sms, applicazioni, intelligenza artificiale; Sostituti della nicotina come vareniclina, bupropione e citisina; Interventi intensivi di supporto comportamentale: consulenza faccia a faccia, di gruppo o telefonica; Una combinazione di tutti i suggerimenti di cui sopra”.
Questa la visione dell’Oms, la voce ufficiale dell’Oms quanto a strategie anti-fumo.
Basterebbe rendere una consulenza orale e, quindi, somministrare i farmaci di cui sopra che, secondo le stime della Cochrane review, avrebbero un’efficacia stimabile nella misura del 6 percentuale.
Ma tant’è.
Una visione parziale, attinta da una scienza parziale che, inevitabilmente, non poteva che generare conclusioni estremamente partigiane.
- Scritto da Arcangelo Bove