“Electronic Waste”, importava sigarette elettroniche ma non era iscritta al Registro Raee: super multa

0
87

Ancora una volta un’operazione delle Forze dell’Ordine che hanno quali destinatari soggetti operanti nel settore della sigaretta elettronica.
E’ questo il nucleo della operazione “Electronic Waste”, attività della Guardia di Finanza che ha messo nel mirino la contestata immissione illecita sul mercato di un quantitativo di oltre un milione di sigarette elettroniche con contestuali sanzioni per centinaia di milioni di euro.
I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Emilia e, nello specifico, quelli della Tenenza di Correggio, in particolare, facendosi seguito ad un “input informativo” ricevuto dalla Federazione Optime – vale a dire l’Osservatorio permanente per la Tutela in Italia del mercato dell’Elettronica.
Le Fiamme Gialle avrebbero pertanto individuato una società che ha esercitato commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti elettronici e che, stando alle contestazioni levate, non risulterebbe iscritta al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei Raee – ovvero i rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
In particolare, si sarebbe omesso di rispettare gli obblighi gravanti in capo ai “produttori”.

IL DETTAGLIO

“L’articolato e complesso studio della specifica normativa di riferimento e delle correlate disposizioni attuative emanate – è spiegato in una nota – ha portato a inquadrare la società come “produttore” di apparecchiature elettriche ed elettroniche (A.E.E.) e, di conseguenza, ad assoggettarla agli obblighi imposti dal Decreto legislativo numero 49/2014.
Secondo il predetto decreto deve considerarsi “produttore” anche qualsiasi soggetto che immette sul mercato nazionale, nell’ambito di un’attività professionale, A.E.E. importati da un Paese terzo o da un altro Stato membro dell’Unione europea.
La meticolosa ricostruzione contabile e documentale dei prodotti importati ed immessi sul mercato italiano dal 2019 al 2024 ha consentito di appurare che la società ha venduto in tale lasso di tempo sul territorio nazionale più un milione di articoli della specie, sottraendosi per gli stessi al finanziamento delle operazioni di ritiro e di trasporto dei rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche conferiti nei centri di raccolta, nonché delle operazioni di trattamento adeguato, di recupero e di smaltimento ambientalmente compatibile dei medesimi”.

- Scritto da Arcangelo Bove