Sigarette elettroniche usa e getta, la Svizzera decide

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La Svizzera ha posto in essere il primo passo ufficiale verso il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta.
In tal senso, infatti, si inquadra il voto espresso dalla Camera dei Rappresentanti che, alcuni giorni addietro, ha votato apposita mozione (in particolare con 122 voti favorevoli, 63 contrari e 4 astensioni).
Un segnale politico estremamente rilevante che attende ora di essere solo recepito dal Senato: dopo l’ok che eventualmente verrà da quest’ultima Camera – che rispecchia in diversi rappresentanti gli stessi equilibri – si approderà alla legge definitiva che metterà completamente al bando le monouso.
Il fondamento della proposta in esame è quello consueto e che è alla base delle decisioni già assunte in altri Paesi europei.
Ovvero si vede nelle “usa e getta” un vezzo particolarmente appetibile tra i più giovani che ne fanno uso non già per smettere di fumare ma per mera moda.
In modo, quindi, del tutto inappropriato.

IL PUNTO ECOLOGICO

Ma vi è anche la questione ecologica ad essere attenzionata, ovvero quella legata alla indiscriminata dispersione nell’ambiente di materiale che, spesso e volentieri, non è a monte distinguibile e separabile prima del conferimento.
E non è un caso, infatti, che ad intraprendere l’azione normativa sia stato proprio un militante di uno schieramento “verde”, ovvero il parlamentare Christophe Clivaz, deputato del partito ecologista “Les Vert-Es”.
Il problema è vivo ed alquanto sentito, quindi, per le motivazioni sopra accennate.
Ed i numeri rispecchiano la portata di un fenomeno che è assolutamente imponente: si pensi che la Svizzera, nel corso del solo anno 2022, ha importato un qualcosa come 10 milioni di pezzi di sigarette elettroniche usa e getta, decisamente troppi in relazione agli 8,6 milioni di abitanti globali.
Arriva la stretta con tanto di annesse e parallele riflessioni pro e contro.
Non ultime quelle relative alla possibilità, mai escludibile, che tali provvedimenti possano dare forza al mercato nero.

- Scritto da Arcangelo Bove