“Guardiamo agli esempi virtuosi che hanno portato risultati concreti in termini di contrasto al tabagismo e seguiamo i risultati delle evidenze scientifiche invece delle ideologie”.
Sono i punti cardinali dell’intervento che il professore Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, ha posto in essere, negli scorsi giorni, presso la sala Caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica nel contesto della conferenza stampa promossa dal vicepresidente del Senato della Repubblica, Mariolina Castellone.
E proprio quest’ultima aveva annotato in esordio come “la politica ha una grande responsabilità, non solo per arginare il fenomeno del fumo ma anche per capire quanto bisogna intervenire dal punto di vista della tassazione dei prodotti“.
La presenza dei rappresentanti del CoEHAR in Senato – aveva quindi aggiunto la medesima – rappresenta un momento di confronto necessario e atteso”.
“L’esempio contrapposto di Paesi come Nuova Zelanda e Australia – aveva poi approfondito Polosa – vicini geograficamente ma profondamente lontani in termini di politiche pubbliche condivise, ci consegna un quadro chiaro di quella che è la situazione mondiale dell’applicazione delle politiche sulla riduzione del danno da fumo.
Mentre l’Australia, dedita a politiche di restrizione sui sistemi a rischio ridotto, è costretta a fare marcia indietro sulle proprie posizioni, la Nuova Zelanda, con la promozione dei sistemi senza combustione come strumenti efficaci per la lotta al fumo, ha dimezzato il tasso di fumatori, fino ad arrivare alla quasi eradicazione del problema”.
LE PAROLE DI LI VOLTI
“L’applicazione del principio di riduzione del danno come strumento per ridurre il numero di fumatori in Italia – aveva quindi aggiunto il professore Giovanni Li Volti, Direttore del Coehar – può incidere fortemente nei costi per il sistema sanitario, soprattutto sulla base delle riforme in atto.
Lo studio dell’impatto economico sulla salute pubblica derivante dalla possibile decisione di alcuni fumatori di passare a prodotti senza combustione rappresenta una dimensione non trascurabile che potrà incidere sugli esiti in termini ospedalizzazioni e costi per il personale sanitario.
La nostra ipotesi è che l’uso dei dispositivi elettronici sia associato a uno score news più basso.
Valutando i dati dei valori di ammissione, la durata della permanenza in pronto soccorso e gli esiti negativi si può già constatare, come già avviene al pronto soccorso del Policlinico di Catania, un contributo importante alle statistiche relative agli accessi ai pronto soccorso, ai tempi di attesa, al numero di ammissioni e alle specifiche diagnosi del paziente fumatore”.
L’incontro, organizzato dal Senato della Repubblica, è stata occasione per presentare gli ultimi dati della ricerca CoEHAR ma anche per consegnare ai rappresentanti della decima Commissione permanente “Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale” il documento di sintesi del No Tobacco Day 2024 sottoscritto dai giovani (studenti, dottorandi e specializzandi) che hanno coordinato l’evento annuale della Giornata mondiale antifumo tenutosi lo scorso 30 Maggio presso l’Università di Catania.
- Scritto da Italo Di Dio