Olanda, prodotti dello svapo in packaging neutri “Non basta”

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“La World Vapers’ Alliance esprime grave preoccupazione per la recente decisione del Governo olandese di applicare i requisiti di imballaggio semplice ai prodotti da svapare”.
Esordisce così una nota dell’associazioni internazionale guidata da Michael Landl in relazione ai provvedimenti che saranno adottati, verosimilmente nel breve, dall’Esecutivo “orange”.
Secondo i programmi, il packaging di tutti i prodotti dello svapo, sulla falsariga di quanto già avviene a quelle latitudini per il tabacco, sarà neutralizzato.
“Tale iniziativa – commentano dal sodalizio in questione – nasce dalla proposta dal Segretario di Stato per la Sanità pubblica, il Welfare e lo Sport Van Ooijen e mira a ridurre l’attrattiva di questi prodotti per i giovani, ma trascura le distinzioni fondamentali tra svapare e fumare”.
Il peccato originare sarebbe, quindi, sempre il medesimo: appiattimento fumo-svapo senza distinguo alcuno.
“La tutela definitiva dei giovani – sottolinea ancora Landl – risiede nell’istruzione e nella realizzazione di una vita soddisfacente per i giovani europei.
Dobbiamo prestare ascolto alle loro voci.
I sondaggi rivelano costantemente che gli adolescenti tendono ad assumere comportamenti a rischio quando si trovano ad affrontare sfide come problemi scolastici, problemi di salute o povertà.
Allo stesso tempo, il packaging gioca solo un ruolo minore per l’iniziazione.
Se l’obiettivo è salvaguardare veramente i giovani, diventa imperativo sostenere il miglioramento dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria e delle condizioni economiche.
Purtroppo, raggiungere questi obiettivi è complesso e porta molti politici a optare per politiche sensazionali ma inefficaci che trascurano risultati tangibili.

“SI LAVORI IN ISTRUZIONE”

La World Vapers’ Alliance ritiene che informazioni accurate e basate sui fatti sullo svapo siano essenziali.
Collocare i prodotti per lo svapo nella stessa categoria normativa dei prodotti del tabacco combustibili, compresi i semplici requisiti di imballaggio, rischia di fuorviare gli attuali fumatori sui significativi benefici in termini di riduzione del danno derivanti dal passaggio allo svapo.
La ricerca mostra che lo svapo è meno dannoso del 95% rispetto al fumo di sigarette.
Sebbene l’intento di prevenire lo svapo tra i giovani sia comprensibile, è fondamentale bilanciarlo con la necessità di facilitare la cessazione del fumo tra gli adulti.
Un’efficace protezione dei giovani si ottiene attraverso un’educazione completa e ambienti favorevoli, non confondendo lo svapo con il fumo –
la conclusione – attraverso leggi uniformi sugli imballaggi”.

- Scritto da Arcangelo Bove