L’Europa senza fumo?
Al di la dei proclami dell’Ue, ora come ora, si è in ritardo siderale rispetto ai programmi di Bruxelles.
E’ questo il senso di un intervento posto in essere dalla World Vapers’ Alliance che ha voluto commentare i dati come snocciolati da “Eurobarometro”.
“L’ultimo Eurobarometro 2024 – fa presente Michael Landl, direttore del sodalizio internazionale – rivela un sorprendente fallimento nell’approccio dell’UE volto a raggiungere l’obiettivo antifumo di un tasso di fumo del 5%.
Con il trend attuale, il tasso di fumo scenderà al di sotto del 5% solo entro il 2100, 70 anni dopo l’obiettivo del 2030”.
“Prendendo di mira ostinatamente i prodotti per la riduzione del danno, invece di concentrarsi sul problema reale – prosegue l’attivista – l’UE non solo sta fallendo, ma sabota attivamente gli sforzi per la salute pubblica.
Questo approccio disastroso deve finire adesso.
Invece di combattere prodotti come lo svapo o le buste di nicotina, questi devono diventare una pietra angolare delle future strategie di salute pubblica.
Altrimenti la lotta contro il fumo sarà persa”.
LE CIFRE DELL’EUROBAROMETRO
Quanto alle cifre dell’ “Eurobarometro”, dalle medesime emerge come, in ordine sparso, i prodotti del tabacco riscaldati siano utilizzati dal 2% degli europei mentre quelli dello svapo da una leggermente più alta (il 3%).
Maggiore appeal quello di cui godono le buste di nicotina che sono nei costumi 4% degli europei.
“L’attenzione dell’UE su questi prodotti è fuori luogo – riprende Landl – Con un tasso medio di fumatori del 24% nell’UE, la priorità dovrebbe essere quella di aiutare i fumatori a passare ad alternative meno dannose.
Il tasso di fumo in Svezia è tre volte inferiore alla media dell’UE (mentre il 26% delle persone usa lo snus e il 20% ha provato le buste di nicotina).
Il rapporto – conclude il vertice della World Vapers’Alliance – indica chiaramente che l’attuale strategia dell’UE sta fallendo.
È tempo di dare priorità alla riduzione del danno e di apportare cambiamenti efficaci per salvare vite umane”.
- Scritto da Italo Di Dio