“Un’epidemia di cattiva percezione” sulla sigaretta elettronica.
E’ quella che continua ad aversi su scala globale, come da giusta denuncia della World Vapers’ Alliance, con la complicità di massime Istituzioni mondiali.
Con l’avvicinarsi della Giornata mondiale senza tabacco che cade il 31 Maggio, il sodalizio torna a lanciare l’allarme sulla percezione del tutto errata che ancora si ha sullo svapo.
“Una recente ricerca condotta da Ipsos per il think tank “We Are Innovation” – sottolineano dal gruppo guidato da Michael Landl – rivela che il 74% dei fumatori in tutto il mondo crede erroneamente che lo svapo sia altrettanto dannoso o più dannoso del fumo.
Questo pericoloso malinteso, alimentato dalla disinformazione, sta impedendo a milioni di persone di passare a un’alternativa meno dannosa e scientificamente provata”.
Il problema, come prima anticipato, nasce dall’alto.
“L’Organizzazione mondiale ha trasformato la Giornata mondiale senza tabacco in una giornata di propaganda.
La Svezia sta per diventare senza fumo grazie a prodotti alternativi alla nicotina.
L’OMS deve smettere di combattere i prodotti alternativi alla nicotina e iniziare a sostenerli come chiavi per un futuro senza fumo.
Le false affermazioni dell’OMS stanno alimentando un’epidemia mortale di percezioni errate.
I fumatori meritano la verità: lo svapo è significativamente meno dannoso del fumo.
Una conoscenza accurata potrebbe salvare milioni di vite”.
APPUNTAMENTO A GINEVRA
Una posizione che, ricordano dalla WVA, è supportata da recenti ricerche e dichiarazioni di autorità sanitarie pubbliche, quali quelle del National Health Service del Regno Unito.
“La disinformazione da parte di organismi influenti come l’OMS – precisano ancora dal sodalizio internazionale – perpetua false credenze, ostacolando l’accesso dei fumatori ad alternative salvavita”.
Intanto, per l’occasione data proprio dalla particolare Giornata, l’associazione prepara la trasferta a Ginevra.
Un’azione dimostrativa che “mira a costringere l’OMS ad ascoltare finalmente i consumatori e a riconoscere le prove scientifiche a sostegno dello svapo, delle buste di nicotina e di prodotti simili come validi strumenti di riduzione del danno”.
- Scritto da Arcangelo Bove