Sigarette elettroniche, mercato nero causa in Italia 410 milioni di mancato fatturato

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“L’acquisto di prodotti da fumo e da inalazione tramite canali non ufficiali genera complessivamente una perdita, in termini di fatturato, di circa 540 milioni di euro, considerando il solo impatto diretto (produzione, distribuzione e vendita) sul settore”.
Una perdita che è legata “soprattutto al mondo dell’elettronico, dove si stima un mancato fatturato di circa 410 milioni di euro”.
Questo quanto emerge da “Prodotti da fumo e da inalazione: studio sul fenomeno dell’illegalità”, ricerca realizzata da Logista, principale distributore in Europa di prodotti e servizi per i punti vendita, in collaborazione con Ipsos, una tra le più grandi società di ricerche di mercato, sondaggi d’opinione e consulenza strategica.
L’indagine in questione ha fatto emergere come l’acquisto di prodotti da fumo e da inalazione tramite canali non ufficiali generi complessivamente una perdita, in termini di fatturato, pari a circa 540 milioni di euro, considerando il solo impatto diretto (produzione, distribuzione e vendita) sul settore.
La perdita è legata soprattutto al mondo dell’elettronico, dove, come prima accennato, si stima un mancato fatturato di circa 410 milioni di euro.
Il mancato fatturato complessivo si traduce, invece, in una perdita di 5.100 posti di lavoro e 620 milioni di euro di mancate entrate erariali, attribuibili alle e-cig per 160 milioni di euro e ai prodotti con combustione, dove iva e accisa hanno un peso rilevante sul prezzo pagato dal consumatore, per 460 milioni di euro.
In particolare, per le e-cig (sia usa e getta sia capsule e liquidi) il valore totale che transita online da canali non ufficiali (siti internet illegali e social network) raggiunge il 65% del valore del mercato online totale (legale e illegale).

LE PAROLE DI RELLA

“Nel commissionare lo studio Ipsos – ha commentato Federico Rella, Vicepresidente e Direttore Corporate Affairs, Logista Italia – che per la prima volta analizza il fenomeno del mercato illegale per canale di vendita e misura il mercato della cannabis light, Logista si conferma come punto di riferimento per l’intera filiera.
L’indagine evidenzia come l’illecito stia drammaticamente sottraendo risorse strategiche per il Paese: 620 milioni di euro di mancate entrate erariali e una perdita di oltre 5.000 posti di lavoro. Un dato molto preoccupante è il proliferare dei canali illegali online.
Confidiamo che questo studio possa essere di supporto alla politica per intervenire a livello normativo e ricondurre un’importante quota di mercato entro i confini della distribuzione autorizzata.
La stessa attenzione
– conclude il medesimo – andrebbe posta anche al settore della cannabis light, ancora privo di una chiara regolamentazione e di imposizioni assimilabili agli altri prodotti da fumo”.

- Scritto da Italo Di Dio