Dopo Torino di nuovo Milano.
Il capoluogo lombardo, in esecuzione ad un programma che già ci si era dati a fine 2020, stringe ulteriormente sul fumo di sigaretta all’aperto.
Come si ricorda, a fine 2020 il Consiglio comunale della città meneghina aveva fatto approvazione del “Regolamento per la qualità dell’aria del Comune di Milano”, documento che era entrato in vigore il 21 Gennaio 2021.
Il Regolamento, tuttavia, prevedeva diversi livelli di attuazione.
Il primo era già scattato, come detto, ai principi del 2021 allorquando era stato stabilito il divieto di fumare open air, a distanza di meno di dieci metri da altra persona, in specifici contesti come parchi gioco, ville comunali, fermate di tram e bus e strutture sportive.
A partire dal 1 Gennaio 2025, quindi, il divieto sarà esteso a tutti i luoghi all’aperto.
In pratica, ovunque ci si trovi (sempre con riguardo ad aree open air a pubblico accesso) non si potrà fare uso di “bionde”, sempre che vi sia qualcuno entro uno spazio in termini di metri prima detto.
STEP NUMERO DUE
E’ il secondo livello di una misura che, tuttavia, si rivolge unicamente al discorso delle sigarette classiche.
Nelle previsioni, infatti, non rientrano le sigarette elettroniche diversamente dal caso dato da Torino – come da recenti cronache – dove, invece, le restrizioni sono rivolte anche alle e-cig.
Milano, quindi, passa alla fase due dopo che, in tutta verità, il primo step è rimasto abbastanza lettera morta.
Come già da precedente passaggio dalla nostra testata, ad un anno di distanza di entrata in vigore del Regolamento, la Polizia municipale aveva elevato una media di appena due sanzioni al mese.
Una linea soft anche, verosimilmente, per consentire al cittadino di abituarsi alle nuove disposizioni che, si ricorda, superano quelle statali ferme alla legge Sirchia.
Legge che, ora come ora, salvo future modifiche, vieta unicamente di fumare in luoghi pubblici al chiuso (nulla dicendo dello svapo).
- Scritto da Italo Di Dio
