Importatori, produttori e distributori potranno smaltire i prodotti privi di contrassegno – detenuti al 30 Aprile 2024 – fino al 31 Luglio di quest’anno.
Ancora nessuna novità, invece, per quel che riguarda i tempi di smaltimento per i negozianti.
Dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli arriva un primo Direttoriale finalizzato a mettere ordine rispetto alle ultime novità normative che, come noto, con decorrenza 1 Maggio di quest’anno, porteranno anche aromi e scomposti ad essere “trattati” come i liquidi finiti senza nicotina in termini di imposta di consumo e di fascettatura.
L’ennesima rivoluzione che, come noto, viene ad investire il settore in attesa dell’altra che, nello spazio di pochi mesi, metterà le ganasce al mercato on line.
I TEMPI
Ma si diceva: il primo punto fermo è quello relativo ai tempi che produttori e distributori avranno per smaltire liquidi scomposti e aromi nella loro attuale forma, ovvero senza fascette.
Come prima anticipato, il termine è fissato al 31 Luglio.
Adm non ha concesso nulla in più rispetto al margine minimo che era stato indicato nell’emendamento dal momento che in quella sede si parlava di tempi per lo smaltimento di “almeno tre mesi”.
Il Direttoriale dispone anche che i prodotti non più conformi, dopo il 1 Maggio e durante la fase di tolleranza, siano identificati “riportando il numero del lotto e la data di produzione nel documento di accompagnamento dei prodotti o in alternativa nella landing page di un QR code da apporre sul documento medesimo”; Sempre degli stessi prodotti, inoltre, il gestore del deposito fiscale dovrà rendere, entro il 31 Maggio di quest’anno, un’apposita dichiarazione di quelli “giacenti alla data del 30 Aprile 2024”
E I NEGOZIANTI?
Meritevole di menzione, ancora, il caso particolare relativo a pli in circolazione le cui ‘scatole’ sono ancora prive di avvertenze: potranno circolare fino al 31 Dicembre 2024.
Come anticipato, i tempi che i negozianti avranno per smaltire scomposti e aromi senza fascette saranno indicati con successivo Direttoriale ma, come da emendamento, non potranno essere inferiori ai sei mesi dalla entrata in vigore del nuovo regime: conti alla mano, si potrà smaltire tali giacenze almeno fino al 31 Ottobre sebbene indiscrezioni facciano già riferimento al 31 Dicembre 2024.
In ogni caso, il prossimo atto di Alesse darà certezze anche su questo punto.
- Scritto da Arcangelo Bove