Aprire un negozio di sigarette elettroniche.
E lo spauracchio che spesso aleggia nell’immaginario dell’imprenditore relativamente al “controllo Adm”.
Ebbene, cosa c’è da aspettarsi dal controllo in questione che, inevitabilmente, prima o poi, come giusto che sia a tutela della collettività, verrà condotto dai funzionari dell’Agenzia in questione?
In primo luogo, si andrà a confermare da parte dei “controllori” la non sussistenza di motivi ostativi al rilascio dell’autorizzazione e al prosieguo dell’attività.
Quindi si passerà a verificare se la vendita viene effettuata regolarmente nei locali autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – in pratica si appurerà se l’indirizzo presente nell’autorizzazione coincida con quello dove effettivamente è ubicato il negozio e se, inoltre, all’esterno dell’esercizio sia presente in posizione ben visibile l’insegna del Monopolio.
Fatti questi due passaggi preliminari, si entrerà nel vivo: si andrà ad accertare da parte degli operanti se all’interno del negozio vi sia almeno il delegato alla vendita o un suo sostituto opportunamente dichiarati ad Adm e se, ancora, i prodotti in vendita siano dotati di contrassegno di legittimazione, avvertenze e se i medesimi prodotti, ancora, siano acquistati direttamente con regolare bolletta dall’Organo di riferimento prescritto dall’Agenzia.
QUESTIONE MINORENNI
Tra le altre verifiche, ancora, si accerterà pure che nell’esercizio non vengano preparati o confezionati pli (il cosiddetto divieto di miscelazione) e se all’interno del medesimo sia ben affissa, in modo visibile e leggibile, la già menzionata autorizzazione.
In più, si andrà ad appurare la conformità dei liquidi in vendita, con o senza nicotina, alle disposizioni del Decreto legislativo 6 anno 2016 e, in particolare, a quanto stabilito in seno all’articolo 21.
Ulteriori verifiche insisteranno sulla eventuale presenza di prodotti contenenti canapa sativa e, ancora, qualora vi fossero distributori automatici, se gli stessi sono dotati di sistema automatico per la rilevazione dell’età anagrafica.
E, sempre in fatto di minorenni, verificato che non si siano riscontrate all’atto dell’ingresso irregolarità rispetto alla vendita agli under 18, si avrà cura pure di constatare che nel negozio sia affisso il relativo divieto.
Ulteriore approfondimento, in ultimo, riguarderà pure la presenza di registri e documenti contabili.
- Scritto da Italo Di Dio