Canne e sigarette, cocktail micidiale: portano ansia e depressione

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Tabacco più cannabis? Altro che effetto distensivo: il cocktail tra i due prodotti, infatti, andrebbe a determinare un effetto del tutto contrario in termini di ansia e di depressione.
L’alert viene fatto risuonare dagli esperti della Fondazione Veronesi che, in un certo senso, hanno voluto smontare il luogo comune e la credenza di quanti ritengono, del tutto erroneamente, come un tiro di bionda ed un tiro di canna possano essere portatrici di tanto di relax interiore.
Dalla “Veronesi”, in particolare, hanno citato le conclusioni di uno studio posto in essere dai ricercatori  dallo Zuckerberg San Francisco General Hospital.
L’indagine era stata condotta su un campione di 53.843 persone intervistate da remoto tra il Marzo 2020 e l’Aprile 2022, vale a dirsi la fase critica dell’epidemia da Covid.
Una “temporalità” non certo casuale ma strettamente collegata alla condizione di disagio e di difficoltà in cui mezzo mondo, in pratica, era precipitato a causa delle contingenza generale.
Con moltissimi che, in quel periodo, si erano appunto rifugiati nelle sigarette e, appunto, nella classica canna al fine di trovare un abbattimento della propria condizione di paura e di preoccupazione.
Le persone intervistate erano state divise in due categorie: da una parte gli utilizzatori di fumo-cannabis, dall’altra soggetti che avevano dichiarato di non fare uso né di uno ne’ dell’altra.

LE PERCENTUALI

Ebbene, nella categoria degli utilizzatori, per iniziare, sono state rinvenute percentuali di ansia e di depressione nella misura, rispettivamente, del 26,5% e del 28,3%.
Nel gruppo di coloro i quali non avevano alcuna “dipendenza”, invece, tali percentuali erano sensibilmente più basse nell’ordine del 10,6 e dell’11,2 percentuale.
“Lo studio di San Francisco serve da conferma alla nostra esperienza – fa presente Gianmaria Zita, Primario del Servizio per le dipendenze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano – Già la cannabis di per sé è depressogena, parlando di chi la fuma spesso, non una “canna” ogni tanto.
Dà ansia e depressione a un livello elevato”.
“Sul momento –
prosegue e conclude il professionista – la cannabis induce il sonno, ma nel lungo periodo no e non si può farne a meno perché si è entrati nel giro della dipendenza”.
Inutile illudersi, quindi.
Se si è in condizioni di non-benessere interiore, inutile cercare sollievo in soluzioni che, come visto, finiscono – alla lunga – solo per complicare le cose.

- Scritto da Arcangelo Bove