Ma quale legame tra infarti e svapo.
Pioggia di perplessità quella che precipita sulle conclusioni di uno studio posto in essere da Talal Alzahrani, cardiologo del Madinah Cardiac Center in Arabia Saudita.
Secondo il medesimo “l’uso attuale della sigaretta elettronica aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, tra cui infarto miocardico e ictus, nei soggetti che non hanno mai fumato sigarette”.
Da subito, però, l’analisi di Alzahrani ha destato profondo scetticismo in altri esperti che si sono detti, in primo luogo, di essere preoccupati dal fatto ”che i metodi utilizzati nello studio di Alzahrani rendano i risultati riportati altamente sospetti e la conclusione resa improbabile”.
Ma sono tante le criticità insite nella attività condotta: non viene spiegato se le malattie cardiache (sic!!) siano giunte prima o dopo l’inizio dell’uso della sigaretta elettronica, non si fa riferimento al tempo che si è svapato e alla quantità in cui si è svapato.
Esempio: una persona che ha avuto un infarto, pur avendo svapato una sola volta nella sua vita, ha visto attribuire dallo studio l’accidenti cardiaco allo svapo.
Ovviamente assurdo.
Anche la dimensione del campione è in discussione poiché dopo che gli scienziati hanno rianalizzato i dati è risultato che delle 139.000 persone sulle quali si era indagato, solo 1.237 utilizzavano ancora un vaporizzatore personale.
LE RIFLESSIONI DEGLI STUDIOSI
Tra queste appena dodici hanno riferito di aver subito un infarto miocardico .
“Sembra complicato trarre una conclusione dalla situazione di una dozzina di persone”, hanno osservato altri scienziati, tra cui Siegel e Polosa.
“Invitiamo – hanno proseguito – con estrema cautela nella lettura dell’articolo di Alzahrani”.
Detto questo, però, resta un problema ed è quello legato dalla “pubblicità” dannosa che creano queste bufalone.
Che, quando escono, vengono enfatizzate da media e social e te le ritrovi anche nella dispensa di casa; Nel momento in cui, però, tali ricerche o pseudo tali vengono smentite o ritirate, la quasi totalità dei media tace perchè la notizia non ha più effetto “wow”.
Nell’immaginario collettivo, quindi, resta l’idea che la e-cig provochi quel determinato danno.
E questo, prima ancora che rappresentare un danno al settore, è un danno alla salute pubblica.
- Scritto da Italo Di Dio