Francia, lo svapo supera il fumo tra gli studenti universitari

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Il sorpasso si consuma in Francia.
Le sigarette elettroniche hanno infatti messo la freccia e, relativamente al numero dei loro consumatori, superato le classiche bionde.
Questo è quanto emerge dai contenuti di un approfondimento condotto dall’Osservatorio francese sulle droghe e le tendenze alla dipendenza a cavallo tra i mesi di Marzo e di Giugno dello scorso anno.
Un approfondimento che si è incentrato, però, esclusivamente sulla fascia anagrafica degli studenti universitari.
Quella che si prospetta, a prescindere, è una situazione in ogni caso da approcciare con delicatezza dal momento che giovanissimi fanno già uso di prodotti che comunque non li dovrebbero appartenere e competere.
Che siano sigarette o che siano sigarette elettroniche, infatti, i ragazzi in particolare dovrebbero restare assolutamente lontani da tutto quanto sia artificiale.
Detto e premesso questo, tuttavia, i colleghi della edizione transalpina di Vaping Post – testata che segue su scala internazionale il fenomeno sigaretta elettronica – leggono un aspetto anche positivo in tali condotte denotando come, nel sostituire le e-cig alle sigarette classiche, i ragazzi si stiano facendo meno male.
Una sorta di applicazione alla sfera giovanile del minor danno.
Nel senso che se proprio devono fare uso di qualcosa, sempre meglio che non ricorrano alle bionde.
E su questa considerazione non si possono sollevare obiezioni.

NESSUN EFFETTO GATEWAY

Ovviamente, lo si ribadisce, l’optimum resterebbe quello di non toccare nulla; Tanto più perché lo svapo, lo si ripete fino alla noia, deve essere sempre e comunque inquadrato in un discorso di smoking cessation.
Tornando alla tematica strettamente francese, i colleghi di Vaping Post Fr evidenziano come, nel commentare i risultati dell’approfondimento, “il vaporizzatore personale sta andando a sostituire le sigarette di tabacco tra i più giovani, ulteriore prova dell’assenza di un effetto ponte.
Considerati gli effetti meno nocivi sulla salute, questi dati dovrebbero rallegrare le autorità pubbliche”.

Il discorso è assolutamente calzante: i dati esaminati, infatti, confermano come non vi sia alcun effetto gateway nel senso che lo svapo non immette ad uno status di fumatore.
Altrimenti non si potrebbe avere un trend differente tra fumo e svapo ma, all’aumentare del secondo, dovrebbe corrispondere inevitabilmente anche un’ascesa del primo.

- Scritto da Arcangelo Bove