Incredibile ma vero.
Il Regno Unito potrebbe assistere ad una rivoluzione per quel che riguarda l’approccio alla sigaretta elettronica sposando, sebbene in modo parziale, le linee in tal senso fatte proprio dal Governo australiano.
Linee che non sono esattamente tra le più entusiasmanti, quanto meno dalla prospettiva dei vapers.
I laburisti, infatti, che attualmente siedono all’opposizione, “minacciano” di sposare una linea differente in fatto di sigaretta elettronica rispetto a quella attuale.
Nel dettaglio, è stato annunciato che, in caso di successo elettorale nel contesto delle prossime Politiche fissate a Gennaio 2025, si valuterebbe di introdurre un concetto di e-cig esclusivamente su prescrizione medica.
Un po’ quello che, come prima detto, già si ha dall’altra parte del globo in terra australiana.
Non è certo una bella notizia per il settore svapo, tanto più alla luce del fatto che, stando alle attuali proiezioni di gradimento politico, i laburisti – che storicamente si contrappongono ai Conservatori dell’attuale Premier – risultano essere in testa secondo i sondaggi degli ultimi due anni.
Con concrete prospettive, quindi, di strappare la vittoria finale e di salire alla guida del Paese.
RICETTA DAL MEDICO PER OTTENERE E-CIG
Secondo l’impostazione che sarebbe auspicata dai Labour, quindi, lo svapatore, prima di andare nello Store per fare acquisto del proprio dispositivo e del proprio liquido, dovrebbe accomodarsi un attimino dal medico e, attestata la sua condizione di fumatore che ha smesso/sta smettendo grazie alla e-cig (condicio sine qua non), ottenere la tanto agognata ricetta, al pari di quanto si fa per un qualsivoglia medicinale.
Tal quale ciò che avviene in Australia dove, come detto, le difficoltà di approvvigionamento per gli svapatori non sono affatto poche.
Le intenzioni sono state manifestata alla stampa da Wes Streeting, Ministro della Salute “ombra” e delegato alla materia sanitaria in seno ai “Labour”.
L’obiettivo è quello di tutelare, come anticipato dall’esponente, le fasce più giovani della popolazione e, in particolare, quella dei più piccini.
E di rivedere in modo più stringente e serrato l’approccio alla e-cig, “strumento” che si ritiene essere comunque più che valido in ottica di “smoking cessation”.
- Scritto da Arcangelo Bove