Fumano a scuola, multati: in un Liceo di Milano scatta la protesta

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Sorpresi a fumare nel cortile della scuola.
Multati, ora sono in protesta.
E’ questa la vicenda balzata all’attenzione delle testate nazionali – ne parla in modo ampio il Corriere della Sera – che ha visto protagonisti i ragazzi di un Liceo di Milano, l’ “Alessandro Manzoni”.
In pratica è accaduto che alcuni studenti – si tratterebbe di quattro-cinque alunni – si sono visti contestare la sanzione essendo stati pizzicati a fumare in uno spazio di pertinenza della scuola, per la precisione in cortile, fattispecie che è vietata dalla normativa nazionale vigente e nella quale rientra anche il divieto di fare uso di sigarette elettroniche.

LA REAZIONE DEGLI STUDENTI

Con non poca sorpresa, i giovani si sono visti sventolare la sanzioncina da 27,50 euro – il minimo previsto dalla norma – opponendo, a propria difesa, frasi che, come riporta il CorSera, sono andate dal “Ma perché multa solo me, che a scuola siamo in duecento che fumiamo, su mille studenti?” al “Ma cosa interessa a lei, prof, se io fra trent’anni muoio perché fumo?” al “Ho appena finito la versione di latino. Una sigaretta me la merito”.
Dal dire si è passati poi al fare con la protesta che, a colpi di fumogeni e trombette, ha assunto le sembianze di un vero e proprio flash mob al grido “difendiamo il diritto di concederci una sigaretta all’aperto…”.
“Protestano perché pretendono di fumare in cortile? Ben venga. Per noi questa protesta diventerà un bel pretesto per fare cultura. L’obiettivo? Magari è ambizioso, ma è fare diventare i nostri studenti, fumatori e non, protagonisti di una campagna antifumo coi compagni più giovani. Cominceremo con l’apertura di un canale Instagram per parlare di questi temi. A breve convocheremo un incontro con i ragazzi”: così commenta laconico, come riporta il CorSera, il professore di Filosofia del Liceo.
Dalla scuola in questione, ovviamente, non si batte ciglio e si ribadisce che “le multe sono servite e continueremo a darle, se occorre” e, soprattutto, che la legge va rispettata.
Tuttavia, al momento sanzionatorio si continueranno ad accostare momenti formativi per sensibilizzare in chiave anti-tabacco.

LEZIONI DI RESPIRAZIONE PROFONDA

Con una perla aggiuntiva
Come evidenzia il Dirigente scolastico Milena Mammani, potrebbero presto sbarcare in classe lezioni di respirazione profonda.
Come la stessa ha rimarcato alla testata nazionale tanto sarà proposto “ai professori di scienze motorie.
Conoscere gli esercizi base della respirazione profonda poi serve per tutta la vita
— dice la Dirigente — Nella scuola c’è una pluralità di voci: è l’unico luogo veramente democratico dove diverse generazioni si confrontano. I ragazzi chiedono di fumare ma c’è anche chi chiede di poter respirare. Si nascondono per fumare in cortile ma poi il fumo sale e raggiunge le classi.
Devono prendere consapevolezza di questa dipendenza, non arrogando diritti inesistenti, ma provando ad agire su se stessi, per uscirne”.

- Scritto da Arcangelo Bove