Fondazione Veronesi “Una sigaretta al giorno? Non esiste il rischio zero”

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È vero che i danni del fumo sono proporzionali al numero di sigarette fumate, ma è anche vero che non esiste mai il rischio zero: anche una sola sigaretta fa danno al nostro organismo”.
Dalla Fondazione Veronesi smontano il luogo comune del “tanto una sigaretta cosa vuoi che sia…”.
Le sigarette fanno male. Sempre e comunque.
Attraverso le pagine istituzionali della Fondazione gli esperti hanno voluto sgomberare il campo da false illusioni e alibi cui il fumatore “leggero” fa spesso appello rispondendo ad un quesito di un lettore che, testualmente, aveva domandato “Fumare una o due sigarette al giorno è comunque rischioso per la salute?”.
“Dati clinici – precisano dalla “Veronesi” – mostrano che fumare anche solo cinque giorni al mese può portare tosse e dispnea, e che anche fumare meno di quattro sigarette al giorno può aumentare il rischio di morte per infarto e altre malattie.
Anche con un numero così modesto di sigarette fumate, inoltre, resta più alto della media il rischio di ammalarsi di tumori e malattie respiratorie.
A parità di sigarette fumate, anche poche, il rischio sembra essere maggiore per le donne che per agli uomini, specie per il tumore del polmone”.

SITUAZIONE PIU’ DELICATA PER LE DONNE

Ma non vi è solo un discorso di quantità.
Dalla “Fondazione Veronesi” precisano anche come il perdurare della dipendenza tabagista – gli anni di fumo, per capirsi – abbia un significato rilevante in termini di salute.
Il fattore tempo gioca un ruolo di primo piano – sottolineano – Il rischio di tumore e di altre malattie aumenta tanto più a lungo si è fumato perché a un certo punto l’organismo perde la capacità di limitare gli effetti negativi delle sostanze cancerogene, un processo più evidente nelle donne”.
In definitiva: anche una sola sigaretta al giorno è nociva per la salute.
Sempre ricordandosi come le donne, a parità di esposizione al fumo (attivo e passivo), siano più suscettibili di danni.

- Scritto da Arcangelo Bove