Torino, proposta in Consiglio comunale: vietare la sigaretta elettronica all’aperto

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Mentre il Governo continua a valutare la struttura normativa della nuova legge antifumo, quella che abbiamo battezzato Sirchia 2.0, a livello locale si corre più forte.
A Torino, ad esempio, si fanno valutazioni in tal senso rispetto alla disciplina della materia del fumo e dello svapo all’aperto e dei relativi divieti.
“Rischiandosi” di anticipare quei provvedimenti che, come da anticipazioni che sono state rese qualche settimana addietro da Svapo Magazine, dovrebbero arrivare a livello nazionale, per iniziativa del Ministro della Salute Schillaci, nel mese di Ottobre.
La proposta al Consiglio comunale torinese è stata avanzata a livello istituzionale da Silvio Viale, consigliere comunale del gruppo +Europa e Radicali.
La bozza andrebbe a disporre il divieto di
“fumare qualunque tipo di sigaretta a combustione o elettronica all’aperto ad una distanza inferiore di sei metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso”. 
Il testo della delibera come ideato dal consigliere Viale è stato discusso dai componenti della Commissione Ambiente del Comune di Torino e rinviato a ulteriori approfondimenti.

LE MODALITÀ D’AZIONE

Al di là della sostanza della norma, perplessità riguardano in particolare le modalità di poter vedersi garantito Il rispetto della norma stessa in ispecie laddove si andasse a legare il cuore del provvedimento alla insistenza o meno di una distanza minima di rispetto.
Mai dimenticandosi, poi, proprio a causa di difficoltà pratiche nella verifica delle infrazioni, come la città che per prima ha vietato il fumo all’aperto, è il caso di Milano, conti solo qualche decina di verbali elevati.
Tale norma, altresì, nel momento in cui venisse approvata nella forma di come alla proposta, determinerebbe su Torino una sorta di paradosso.
Vale a dire nella città della Mole sarebbe consentito svapare nei luoghi al chiuso pubblici ma sarebbe vietato farlo open air, meglio dirsi ad una distanza inferiore di sei metri da altra persona.
Sempre in attesa di quanto sarà stabilito dal Governo nazionale.

- Scritto da Italo Di Dio