Favorevoli e contrari.
Come nella normalità delle cose, il divieto sulle sigarette elettroniche usa e getta prossimo ad essere varato in Francia divide la locale opinione pubblica e l’associazionismo.
Fivape, ad esempio, sodalizio che tutela le ragioni degli svapatori d’Oltralpe, sottolinea un aspetto virtuoso di tali dispositivi e che è quello che vive nella maggiore praticità di essi, requisito che consente “ai fumatori che non sono molto esperti e pratici di tecnologia di approcciare lo svapo”.
“I Puff – proseguono dal sodalizio in questione – sembrano ‘bloccare’ il fumo dei giovani, soddisfacendo il bisogno di sperimentazione che molti hanno durante l’adolescenza, senza che diventino consumatori a lungo termine e tanto meno fumatori”.
In linea con quanto affermato dal professore Polosa – vedi altro articolo di Svapo Magazine – non sussisterebbe una relazione svapo oggi-fumo domani, punto sul quale il Governo francese pare avere fondato le sue prossime decisioni.
Perplesso, proseguendo, anche Sébastien Béziau, presidente di SoVape.
In una intervista rilasciata a “Liberation“, l’esperto ha fatto presente come, piuttosto, “una buona misura sarebbe stata quella di vietare questi prodotti per il loro impatto sull’ambiente e per l’inquinamento che rappresentano”.
PRO E CONTRO
Secondo Béziau, quindi, se proprio si doveva assumere un provvedimento restrittivo sulle sigarette elettroniche usa e getta, si doveva invocare non già una ragione di tutela dei giovani ma una di tipo “ecologico”.
Vi è chi, al di la di queste posizioni critiche, sostiene il “ban” sulle usa e getta e, pertanto, l’orientamento dell’Esecutivo “blues”.
Per Frédéric Le Guillou, pneumologo e Presidente dell’associazione “Santé Respiratoire France”, tali prodotto rappresentano “un oggetto di marketing per i produttori rivolto ai giovani e in particolare agli adolescenti” in forza dei “colori estremamente vivaci usati per attirarli” al pari di specifici aromi utilizzati e che sarebbero particolarmente invitanti per i ragazzini.
E poi l’Alleanza contro il tabacco che condivide la decisione di vietare le puff ma mette il punto su “un grave errore di Sanità pubblica da parte del Governo” e che vivrebbe “nella scelta di non aumentare il prezzo di un pacchetto di sigarette“.
Il dibattito è appena iniziato.
- Scritto da Italo Di Dio