Secondo alcune ricerche, le sigarette elettroniche rappresenterebbero un’alternativa meno dannosa per la salute, aiutando in alcuni casi i fumatori adulti a smettere di fumare, e con il loro utilizzo il sistema sanitario nazionale potrebbe risparmiare milioni di euro all’anno se il 50% dei fumatori passasse ad alternative meno dannose.
È quanto sostenuto in particolare da due ricerche, una pubblicata sul British Journal of Healthcare Management da Francesco Moscone, economista dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e della Brunel University di Londra, e l’altra condotta dal MUSC Hollings Cancer Center dell’Università della Carolina del Sud.
BENEFICI PER IL SISTEMA SANITARIO
Secondo lo studio “Does switching from tobacco to reduced-risk products free up hospital resources?“, guidato da Francesco Moscone, se il 50% dei fumatori adulti passasse alle alternative a minor rischio, ne gioverebbe l’intero servizio sanitario nazionale inglese, che si stima risparmierebbe circa 597 milioni di euro in un anno, riducendo i ricoveri ospedalieri del 13%.
Se il tasso di conversione fosse anche ridotto al 10%, verrebbero risparmiate comunque 119 milioni di euro, poiché si ridurrebbe in modo significativo la pressione sul sistema sanitario. Di conseguenza, si libererebbero risorse ospedaliere fondamentali per fornire altri trattamenti.
Le principali patologie causate dal fumo di sigaretta comportano un notevole onere per il Servizio sanitario nazionale, già sottoposto a una pressione crescente.
Già altre ricerche hanno dimostrato che le sigarette elettroniche comporterebbero una riduzione del 90% dell’esposizione a sostanze chimiche che contribuiscono in modo determinante ai rischi per la salute. Moscone stima che un fumatore tradizionale adulto che abbandoni le sigarette tradizionali abbia una riduzione del 70% delle malattie legate al fumo.
SIGARETTE ELETTRONICHE COME ALTERNATIVA MENO DANNOSA PER SMETTERE DI FUMARE
Ne consegue che anche le sigarette elettroniche, meno dannose di quelle tradizionali, hanno il potenziale di alleggerire l’onere sulle risorse sanitarie, contribuendo a mitigare il rischio di malattie.
Lo studio “Electronic cigarettes can be valuable allies in achieving the goal of quitting smoking” condotto da un team di ricercatori del MUSC Hollings Cancer Center dell’Università della Carolina del Sud, sembrerebbe infatti supportare tutto ciò.
Dai dati emerge che l’uso delle sigarette elettroniche avrebbe spinto a smettere di fumare anche i partecipanti che inizialmente si erano dichiarati non intenzionati a farlo.
A differenza di tutte le ricerche precedenti, la novità introdotta dal gruppo guidato da Carpenter e Smith è che non si è trattato di uno studio strutturato: innanzitutto, non tutti i partecipanti volevano smettere; in secondo luogo, sono state date pochissime istruzioni su come usare il kit.
Lo studio ha dimostrato che i membri del gruppo che utilizzavano la sigaretta elettronica avevano maggiori probabilità di riferire la completa astinenza dalle sigarette combustibili. Inoltre, erano anche più propensi a riferire di aver ridotto il numero di sigarette fumate al giorno.
POLITICHE SULLA E-CIG IN EUROPA
In Europa, il governo francese ha annunciato un divieto dell’usa e getta, cosa che va contro la strategia di riduzione del danno e rischia di riportare gli svapatori adulti alle sigarette tradizionali. Sulla stessa linea, anche il nuovo governo italiano ha proposto un divieto di vendita online, il che rende più difficile per i fumatori adulti accedere ad alternative migliori e per i vapers adulti continuare a svapare invece di tornare a fumare.
In questo panorama variegato dal punto di vista legislativo, i due studi di cui sopra sostengono la tesi secondo cui l’adozione diffusa di alternative a minor rischio potrebbe portare ad un miglioramento dal punto di vista della salute dei cittadini e ad un notevole sollievo per il servizio sanitario nazionale, consentendo di allocare risorse vitali verso altri trattamenti e ulteriori progressi nella lotta contro il fumo.
Le sigarette elettroniche possono quindi rappresentare un metodo graduale per i fumatori adulti che cercano di smettere.
“RELX International riafferma il proprio impegno a fornire alternative di alta qualità e basate sulla scienza ai fumatori adulti che desiderano passare ad un’opzione meno dannosa.
Siamo determinati a dare il nostro contributo per un mondo “smoke free” e continueremo a investire in ricerca e innovazione per garantire che le nostre soluzioni siano sicure ed efficaci, contribuendo così a migliorare la salute pubblica e a sostenere il sistema sanitario nazionale”, dichiara Andrea Zilioli, General Manager per l’Italia e il Portogallo di RELX International.
- Scritto da Italo Di Dio