Ministero della Salute, Istituto Superiore della Sanità, cardiologi ed oncologi.
Tutti seduti allo stesso tavolo, gomito a gomito, per discutere di sigaretta elettronica quale possibile via da percorrere in chiave di alternative al fumo.
L’appuntamento è fissato per la giornata del 3 Ottobre a Roma.
A promuovere il momento è Motore Sanità, soggetto che si propone di “contribuire al progresso della ricerca scientifica e delle conoscenze scientifiche sia in Italia che all’Estero nel campo sanitario e sociale”.
L’obiettivo, come rivela al sussidiario.net è Carlo Zanon, Direttore scientifico di Motore Sanità, che ha promosso il momento per comprendere “se non sia meglio proporre alle persone che non riescono a smettere di fumare delle alternative che potrebbero almeno ridurre gli effetti devastanti della sigaretta”.
Con riferimento al concetto di riduzione del rischio, Zanon ha osservato alla nota testata giornalista nazionale
“Da questo punto di vista in Italia non ci vogliono sentire, in altri Paesi, invece, hanno adottato il principio della riduzione del rischio, cercando di invogliare i fumatori a utilizzare il tabacco riscaldato o la sigaretta elettronica.
Partendo comunque dal concetto che è meglio non fumare, se non si riesce a smettere meglio cercare di ridurre il rischio”.
Riduzione del rischio che “non deve essere una questione ideologica, ma basata su ricerche e pubblicazioni scientifiche.
Fino a qualche tempo fa – ha insistito Zanon – mancavano pubblicazioni realizzate da enti terzi, indipendenti, sull’impatto della riduzione del rischio su futuri tumori o malattie.
Adesso stanno uscendo anche su riviste importanti.
A questo si sono ispirati alcuni Paesi per cambiare le loro politiche”.
APPUNTAMENTO IL 3 OTTOBRE
Evocati gli esempi di Regno Unito, Svezia e Giappone – che hanno sposato in modo convinto il discorso delle alternative in chiave di smoking cessation – l’esperto ha proseguito, sempre con riferimento alla riduzione del danno
“È un argomento molto dibattuto.
Una volta si faceva fatica a parlarne.
L’Istituto superiore della sanità è molto rigido, ma adesso di fronte a evidenze scientifiche almeno una parte della classe medica è disponibile a parlarne. Intendiamoci, anche l’eccesso di zucchero è mortale, l’eccesso di sale crea problemi, ma mentre la riduzione del rischio è accettata in altre discipline, basta pensare alla vaccinazione del Covid, per una questione ideologica riguardo al fumo e alla nicotina ci sono ancora barriere da una parte e dall’altra.
Il Ministero dovrebbe valutare quello che si sta facendo in altri Paesi: mettiamo la gente intorno a un tavolo a discutere seriamente su basi scientifiche.
Quello che – la conclusione – è stato fatto finora non funziona”.
Intorno a un tavolo: quello che avverrà, appunto, il 3 Ottobre.
- Scritto da Arcangelo Bove