Olbia anticipa anche il Ministero della Salute ed il Governo italiano.
Il Comune sardo, infatti, splendida realtà costiera del Nord Est della Sardegna, ha deciso di vietare l’uso delle sigarette elettroniche presso i dehors di ristoranti e di attività gastronomiche in generale.
Si tratta – i dehors – come ben noto, di quei gazebo semiaperti che vengono allestiti all’esterno dei suddetti esercizi e al riparo dei quali vengono posizionati sedie e tavolini per le consumazioni.
In tal senso, si diceva, è venuta ordinanza del Primo Cittadino Settimo Nizzi che ha imposto il divieto di fumo in tali spazi estendendo la previsione in modo esplicito anche alla pratica dello svapo.
“Gli spazi esterni di bar, ristoranti e hotel – ha commentato il massimo esponente comunale alla testata locale olbianotizie.it – sono aree particolarmente rilevanti per la salute pubblica.
Qui le persone che non fumano, inclusi i bambini, sono costrette a respirare il fumo passivo, magari mentre stanno cenando.
Il provvedimento va a beneficio anche dei fumatori, che si sposteranno per fumare e non dovranno respirare anch’essi le sigarette degli altri”.
ASPETTANDO IL MINISTRO SCHILLACI…
Come detto, Olbia brucia sul tempo il Governo nazionale che pure, come da annunci dello scorso mese di Febbraio, coltiva l’idea di ampliare i contenuti e le previsioni della legge Sirchia.
In modo particolare, il Ministro Schillaci intenderebbe andare al di là del divieto che, ora come ora, prevede per legge il no al fumo esclusivamente negli spazi a pubblico accesso al chiuso.
Certamente, si apprende, i divieti verranno estesi, per quanto riguarda il consumo di sigarette, agli spazi a pubblico accesso anche all’aperto nel momento in cui vi saranno aggregazioni di persone tali da rendere possibile la contaminazione da fumo passivo.
Maggiore indecisione, invece, per quanto riguarda il discorso svapo.
Come da informazioni, il Governo nazionale dovrebbe entrare nel merito attento della questione a conclusione della corrente stagione estiva.
Intanto, come detto, gli Enti locali bruciano i tempi e, per la prima volta, si introduce, con atto normativo di un Ente pubblico, il disco rosso alla e-cig.
Ed anche questo è, a suo modo, un capitolo non trascurabile della storia italiana della sigaretta elettronica.
- Scritto da Italo Di Dio