La Germania fa prima dell’Europa.
Con qualche settimana di anticipo, infatti, rispetto a quella che è la scaletta normativa di Bruxelles, il Governo teutonico mette fuorigioco, con uno scatto in avanti, gli aromi del tabacco riscaldato.
Dopo il voto del Parlamento che si era avuto già il mese scorso, è arrivato infatti anche il “si” da parte del Consiglio federale dandosi, quindi, tenore definitivo alla norma: non saranno più vendibili, quindi, “sapori” per quel che riguarda sigarette, tabacco arrotolato e, appunto, riscaldato.
LA SCALETTA DI BRUXELLES
Come detto, la Germania mette la testa davanti e anticipa i programmi già definiti dall’Europa: come noto, in data 3 Novembre dello scorso anno è stata pubblicata la Direttiva della Commissione Ue che ha esteso anche al “riscaldato” quei divieti di aromi che già erano in vigore per le sigarette classiche.
Ebbene, entro il 23 Luglio di quest’anno gli Stati membri saranno chiamati a recepire nei rispettivi ordinamenti la Direttiva continentale (in tal senso, quindi, anche la nostra Nazione): vale a dire che i vari Stati dovranno porre in essere leggi di recezione delle menzionate disposizioni.
Ma solamente a fare data dal 23 Ottobre del 2023 si avrà una piena efficacia delle norme – con l’entrata in vigore – e, con esse, sarà pienamente operativo il divieto di circolazione commerciale del tabacco riscaldato aromatizzato.
AROMI, ANNUNCIATA LA STRETTA ANCHE PER LE E-CIG
Perchè, quindi, la “corsa” della Germania?
Perchè non attendere l’Europa e muoversi con una legge di adattamento come faranno tutti gli Stati europei?
Sembra chiaro che l’Esecutivo guidato dal Cancelliere Olaf Scholz abbia voluto dare un preciso segnale politico.
Nel senso: è farina del mio sacco e non di quello europeo.
Ma non è tutto.
Come da parole che sono state anticipate da Burkhard Blienert, Commissario per le droghe e le dipendenze del Governo federale, infatti, presto anche la sigaretta elettronica potrebbe conoscere un divieto per quel che riguarda i liquidi aromatizzati, pure questa misura nella valutazioni degli Organi istituzionali unionali.
- Scritto da Arcangelo Bove