Tabacco riscaldato aromatizzato, il Senato introduce il divieto

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Addio al tabacco riscaldato aromatizzato.
Anche in Italia.
Facendosi seguito a quelle che sono state le precise indicazioni di qualche mese or sono (e che già era state anticipate da Svapo Magazine), infatti, il Senato della Repubblica ha provveduto a recepire con propria legge le Direttive venute dall’Unione europea in ordine al divieto di vendita e di commercializzazione del tabacco riscaldato nella sua modalità caratterizzata da gusti diversi da quelli base.
In data 3 Novembre dello scorso anno, si ricorda, era stata pubblicata la Direttiva della Commissione Ue che aveva esteso anche a questa tipologia di prodotti quei divieti di aromi che già erano in vigore in capo alle sigarette classiche.
Ebbene, entro il 23 Luglio di quest’anno gli Stati membri sono chiamati a recepire nei rispettivi ordinamenti la Direttiva continentale: vale a dire dovranno porre in essere atti normativi di recezione delle menzionate disposizioni.
Ma solamente a fare data dal 23 Ottobre del 2023 si avrà una vera efficacia delle norme.

LA ROAD MAP ITALIANA

Tuttavia, con riguardo a quest’ultimo aspetto, la Commissione Politiche Ue presso il Senato della Repubblica ha previsto una fase cuscinetto con precise modalità operative.
Ovvero si da facoltà ai produttori di poter cedere i prodotti del tabacco riscaldato ai depositi fiscali entro il 31 Dicembre 2023.
I depositi fiscali potranno a loro volta cederli ai rivenditori non oltre il 1 Marzo 2024 con quest’ultimi che potranno farne vendita fino ad esaurimento delle scorte.
La norma europea è entrata nel nostro Ordinamento attraverso la riformulazione di un emendamento al Dl Infrazioni del Senatore Di Carlo che, contestualmente, fornisce anche una definizione del “riscaldato” come “prodotto del tabacco di nuova generazione che è riscaldato per produrre una emissione contenente nicotina e altre sostanze chimiche, che viene poi inalata dall’ utilizzatore e che, per le sue caratteristiche, è un prodotto del tabacco non da fumo, in quanto consumato senza processo di combustione”.

- Scritto da Arcangelo Bove