Dubai, Abu Dhabi.
Passaporto e valigia alla mano, è tempo di vacanze per milioni di italiani.
E non solo.
Immancabili, tra i tanti, sorgono anche i dubbi legati all’uso delle sigarette elettroniche.
Dalle modalità di trasporto in aereo alle norme degli Stati esteri, in diversi ci hanno chiesto “delucidazioni”.
Diverse di queste riguardano il regime giuridico vigente, appunto, negli Emirati Arabi Uniti, mete tra le più gettonate tra i viaggiatori tricolori.
Ebbene, per dirimere ogni dubbio abbiamo cercato conferma alle nostre informazioni direttamente sul sito del Ministero degli Esteri italiano, fonte ufficiale del Governo.
Ebbene, come da testo, l’indicazione è più che chiara.
COSA DICE LA FARNESINA…
Ecco cosa viene infatti riportato al sito dell’Ambasciata, sottodominio della Farnesina
“Negli Emirati Arabi Uniti l’uso e l’importazione delle sigarette elettroniche e dei relativi liquidi di ricarica è strettamente limitato e la vendita di tali articoli rimane tuttora vietata nel Paese.
Per evitare d’incorrere in problemi con le Autorità locali a causa di una legislazione non ancora molto chiara su questi prodotti, si sconsiglia di portare con sé tali articoli.
Vi sono stati infatti casi in cui il ritrovamento di sigarette elettroniche e di liquidi di ricarica nel bagaglio a mano dei passeggeri ha condotto non solo al sequestro dei beni, ma anche al fermo amministrativo del viaggiatore”.
MEGLIO PREVENIRE…
Tutto molto chiaro: le norme locali sono essenzialmente contrarie all’uso della e-cig, sebbene in alcune parti le norme si presentano come nebulose.
Meglio, quindi, a scopo del tutto prudenziale, evitare di imbattersi in una interpretazione discrezionale del singolo operatore doganale o della polizia che potrebbero trasformare quella che dovrebbe essere una piacevole esperienza in un incubo.
Preferibile concedersi una svapata in meno, quindi, che buscarsi qualche grattacapo in più.
E non lasciarsi ingannare dalla “occidentalizzazione” di questi luoghi: l’impostazione su determinati argomenti come alcol e tabacco resta ancora molto rigida.
Meglio, quindi, prevenire piuttosto che curare.
- Scritto da Italo Di Dio