Qua si continua a combattere la medicina.
E non il male.
Intanto il fumo di sigaretta continua, più o meno indisturbato, nella sua marcia di morte.
Negli Stati Uniti d’America le “bionde” continuano ad essere una delle principali cause relativamente alla insorgenza di patologie tumorali.
In tal senso i dati che vengono snocciolati dall’American Cancer Society in accompagnamento ai quali si sottolinea come il tabagismo stia ancora mettendo “a dura prova l’aspettativa di vita degli americani e l’economia nazionale”.
TASSI USA IN CALO
Il tasso dei fumatori, preme precisarlo, anche negli States è in calo, sebbene non in modo imponente come avviene in altri contesti che hanno sposato le ragioni del minor danno da fumo; Il calo, tuttavia, per quanto modico, è da ricondurre non già ad una politica di prevenzione posta in essere dagli Organi statali bensì, piuttosto, ad una presa di coscienza dei consumatori che, effettivamente, si stanno rendendo conto della consistenza del danno fumo correlato, in termini di morbilità e mortalità, imponendosi stili di vita più corretti.
Detto questo, i dati.
SONO 123.000 I DECESSI ONCOLOGICI FUMO CORRELATI
Ricerca condotta dalla menzionata American Cancer Society e pubblicata sull’International Journal of Cancer ha rilevato come nel 2019 quasi 123.000 decessi per cancro negli Usa siano stati causati dalle sigarette.
Vale a dire: ogni tre persone che muoiono a causa di tumori, una era fumatrice.
“Il nostro studio fornisce ulteriori prove del fatto che le bionde continuano a essere una delle principali cause di morte correlata al cancro e ad avere un enorme impatto sull’economia negli Stati Uniti – ha affermato Farhad Islami, autore principale dello studio – Dobbiamo continuare ad aiutare le persone a smettere di usare il tabacco, impedire a chiunque di iniziare e lavorare con funzionari eletti a tutti i livelli di governo per un’attuazione ampia ed equa di comprovati interventi di controllo del tabacco”.
NON E’ MAI TROPPO TARDI PER SMETTERE
Altra ricerca, sempre posta in essere dalla American Cancer Society, aveva anche concluso come i fumatori avessero una probabilità tre volte maggiore di contrarre il cancro; Tuttavia, una smoking cessation prima dei 35 anni risultava essere capace di azzerare totalmente il rischio.
E di abbatterlo nella misura dell’89% se lo si fa entro i 45 anni e del 78 se ciò avviene tra i 45 ed i 54.
Per la serie: non è mai troppo tardi per dire addio al tabagismo.
- Scritto da Italo Di Dio