Non cambia nulla.
Il subemendamento della Lega passa in Commissione Finanze della Camera dei Deputati, sebbene con lieve riformulazione.
In sostanza, restano salve le vendite on line di sigarette elettroniche sull’asse Italia-Italia, si ribadisce il divieto relativamente al mercato Estero-Italia
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Alla fine, tanto rumore per nulla.
La sintesi della storia è tutta qua.
Questa mattina, di buona ora, la sesta Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha “deliberato” sugli ultimi emendamenti presentati alla legge di delega fiscale.
E, colpo di scena (o forse no), è tramontata l’iniziativa di bloccare anche il mercato delle sigarette elettroniche on line interno – ovvero, come detto nel primo lancio, Italia-Italia.
In buona sostanza, l’emendamento che era stato proposto direttamente dal “fratello d’Italia” Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia, è stato ritirato sulla base della poca pertinenza dell’emendamento stesso rispetto al senso generale del pacchetto normativo.
Se ne riparlerà, per dirla breve, in un successivo discorso normativo specifico.
Forse.
In piedi, quindi, è restato solo il subemendamento leghista, sottoscritto da Giulio Centemero, Alberto Bagnai e Laura Cavandoli, il secondo Vicepresidente della stessa Commissione Finanze.
Sebbene leggermente revisionata, la proposta è passata nella sostanza ri-sancendosi semplicemente il no già in essere rispetto agli acquisti transfrontalieri.
E’ chiaro, venendo ad un discorso più strettamente politico, come quello del viceministro sia stata una sorta di blitz che ha innescato un vivace discorso all’interno della maggioranza stessa.
I giochi degli equilibri interni, sempre da preservare, hanno poi fatto il resto.
Cosa resta in eredità: sicuramente le intenzioni di un Esecutivo che ha tolto la maschera, quanto meno in uno dei suoi rappresentanti di punta, svelandosi e svelando quelle che sono le sue intenzioni rispetto alla sigaretta elettronica.
Sempre attendendo le evoluzioni del Ministero della Salute (divieto di svapo al chiuso/all’aperto).
E l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ancora non ha fornito risposte sulla questione scomposti innescata dal sequestro della Guardia di Finanza.
Tante situazioni pendenti per un settore che, ad oltre un decennio dal suo lancio sul mercato nazionale, chiede e pretende stabilità e chiarezza.
- Scritto da Italo Di Dio