Avrebbe “chiarito tutto” e “respinto ogni addebito“.
Marcello Minenna, ex Direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato sottoposto ad interrogatorio dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Forlì all’indomani dell’arresto fatto scattare su mandato della Procura della Repubblica della medesima città romagnola nel contesto di una indagine condotta a quattro mani con la Dda – Divisione distrettuale antimafia di Bologna.
Attualmente assessore alla Regione Calabria entro la Giunta guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, Minenna è ristretto ai domiciliari in relazione a fatti legati al suo mandato alla guida di Adm.
INDAGINE CHE COINVOLGE 34 PERSONE
In particolare, come da ricostruzioni che sono state poste in essere dagli inquirenti, il medesimo sarebbe stato chiamato in causa in una indagine avente ad oggetto una truffa milionaria sulle mascherine che ha visto il coinvolgimento, in totale, di 34 persone.
Le accuse, a vario titolo, spaziano dalla truffa aggravata alla corruzione.
L’ex guida Adm, nello specifico, sempre stando ai teoremi della Procura, avrebbe stabilito un “pactum sceleris” con l’ex parlamentare Gianluca Pini della Lega, attualmente trasferito in carcere.
Pini avrebbe promesso all’attuale assessore regionale di accreditarlo presso la Lega anche al fine di ottenere una conferma alla guida dall’Agenzia nazionale.
IL RAPPORTO CON L’EX PARLAMENTARE LEGHISTA
Come riporta il Fatto Quotidiano, che a sua svolta cita documenti della Procura, l’ex numero uno di Adm, da parte sua, “accettava le promesse in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica” accondiscendendo “alle richieste di Pini in occasione di importazione di merci”.
Minenna, come prima detto, che vanta anche un trascorso nell’Esecutivo di Roma, ha respinto ogni contestazione e, in uno spirito di massima collaborazione, si è messo a completa disposizione dei Magistrati rispondendo a tutte le domande postegli.
I legali – avvocati Gianluca Tognozzi e Roberto d’Atri – hanno presentato una istanza di revoca della misura cautelare dei domiciliari, richiesta sulla quale il Giudice si è riservato di valutare.
- Scritto da Arcangelo Bove