Continuano le attività di vigilanza da parte dell’Agenzia delle Dogane, in sinergia con la Guardia di Finanza, al fine di contrastare la circolazione di prodotti illeciti e la modalità di vendita non conforme di prodotti del tabacco e affini.
Personale dell’Ufficio dei Monopoli per la Toscana di Firenze unitamente al Gruppo della Guardia di Finanza di Pistoia hanno scoperto un bar di Serravalle Pistoiese, provincia di Pistoia, che vendeva, senza avere le autorizzazioni di Legge, tabacchi lavorati, cartine, liquidi da inalazione e sigarette elettroniche.
Lo fa presente una nota diramata attraverso i canali istituzionali da Adm.
Sono così stati sequestrati 173 pacchetti di sigarette di varie marche e due confezioni di tabacco sfuso per complessivi 3,52 chilogrammi di tabacchi.
Ma anche 25 sigarette elettroniche e 16 flaconi contenenti 210 ml di liquidi da inalazione senza combustione, nonché 4.344 cartine per sigarette.
“Tutti generi – ricorda Adm – la cui vendita è consentita solamente alle rivendite autorizzate in possesso dell’apposita licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.
RISCHIA MULTA FINO A 10.000 EURO ANCHE ADDETTO ALLE VENDITE
I due responsabili, il titolare dell’esercizio commerciale e un suo dipendente addetto alle vendite rischiano sanzioni amministrative da 5 a 10.000 euro alle quali si aggiunge la chiusura dell’attività da cinque a trenta giorni.
Il servizio, che scaturisce da un’autonoma attività info-investigativa della Guardia di Finanza, è stato condotto congiuntamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, “valorizzando – è esposto ulteriormente – le rispettive competenze istituzionali nel solco della consolidata, leale e fattiva collaborazione tra le due Amministrazioni dello Stato recentemente ulteriormente rafforzata dalla
stipula di un Protocollo d’intesa a livello centrale”.
“L’operazione – ancora da Adm – si inserisce nel quadro della quotidiana azione di controllo economico del territorio volta a tutelare, trasversalmente e contemporaneamente, non solo gli interessi erariali dello Stato e quindi della collettività, ma anche i consumatori e le imprese rispettose delle regole la cui sana operosità risente della concorrenza sleale degli operatori non autorizzati”.
- Scritto da Italo Di Dio