Ansia e depressione, Veronesi “Sintomi migliorano smettendo di fumare”

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“Smettere di fumare. E poi? Venire assaliti dall’ansia o cadere in depressione?
O, se già se ne soffre, certamente i sintomi si aggraverebbero.
Questo è il timore di parecchie persone nel non prendere neanche in considerazione l’idea di uno stop al tabacco e addirittura di diversi medici o psicologi curanti che dissuadono i loro pazienti dal tentarci”.

La Fondazione Veronesi esamina uno degli aspetti più critici legati alla smoking cessation.
Ovvero quello squisitamente “psicologico”.
Alla sigaretta vista come valvola di sfogo di ansie e preoccupazioni del quotidiano guardandosi, quindi, con timore ad una eventuale fase di distacco.
Ebbene, come sottolineano dalla Fondazione, uno studio di coorte ha preso in esame proprio questo dubbio coinvolgendo ben 4.260 soggetti di 140 centri distribuiti in 16 Paesi con i risultati che sono stati oggetto di pubblicazione su Jama Network Open.
L’approfondimento, che ha preso in esame 2359 persone, avrebbe dimostrato come anche dopo la fase del fumo, una volta smesso, si sia avuto un calo nei livelli di ansia e di depressione (in quanti ne erano affetti in partenza).
Smontato, quindi, il mito con tanto di messaggio tranquillizzante rivolto al paziente “ansioso” in ordine al fatto che, in caso di addio alle “bionde”, non si patirebbe una complicazione del proprio quadro personale ma, anzi, si assisterebbe ad un affievolimento della sintomatologia.

SIGARETTA ELETTRONICA? NESSUN RIFERIMENTO

La riflessione della “Veronesi”, poi, vira verso quegli strumenti che potrebbero, a detta degli esperti della Fondazione, aiutare in un percorso di “smoking cessation“.
E qui le note divengono dolenti dal momento che non v’è cenno alcuno alla sigaretta elettronica.
La menzione esclusiva è per “vareniclina, bupropione e terapia sostitutiva alla nicotina”.
Nessuna novità, sia chiaro, essendo ormai consolidata la posizione della medesima “Veronesi” sulle alternative a minore danno.
Semmai una conferma.
Tornando al tema principale, dalla Veronesi riflettono sul beneficio anche mentale connesso alla astinenza dal tabacco
Ci si sente più lucidi, aumenta l’autostima e nel caso in cui la persona prenda dei tranquillanti, potrà diminuire il dosaggio in quanto il fumo interferisce con queste medicine.
Anche contro lo stress, alla fine, più del fumo di una sigaretta aiuta lo spegnerla per sempre.
Il benessere che si guadagna passati i primi mesi si rivela più duraturo”.

- Scritto da Arcangelo Bove