Anafe sarà nella giornata di domani a Roma per incontrare i vertici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Questa è la forte indiscrezione che giunge dall’ambiente in relazione all’eclatante episodio occorso nella giornata di ieri e che ha visto la Guardia di Finanza abruzzese entrare in azione in un deposito di un grosso distributore di prodotti dello svapo li sequestrando circa 400 litri di liquidi scomposti.
Ed ipotizzando la fattispecie accusatoria della elusione.
Secondo le Fiamme Gialle, cioè, gli scomposti sarebbero niente più, niente meno che uno stratagemma per aggirare le tasse.
Si comprenderà come, in mancanza di una precisa fonte normativa in tal senso, giungere a siffatte conclusioni da parte della forza di Polizia sia un qualcosa che ha effetti squassanti sul settore e che rinnova il clima di incertezza nel quale il settore medesimo da sempre ricade.
Ma si diceva di Anafe.
L’associazione guidata da Umberto Roccati sarà domani a piazza Mastai, sempre che siano fondati i rumours, per avere chiarezza.
Chiarezza partendo dai fatti di Lunedì.
Gli scomposti sono da considerare o no Pli?
Gli scomposti possono essere venduti o si deve temere che prima o poi la Guardia di Finanza arrivi qui e la a sottoporli a sequestro?
Probabilmente questi alcuni dei quesiti che verranno posti dall’associazione in quella che suona come legittima esigenza che si metta ordine.
Mille gli interrogativi che in queste ore stanno avvolgendo i players della sigaretta elettronica.
Ciò che appare certo è che non è possibile che centinaia di imprenditori debbano vedersi di improvviso sconvolti da iniziative che hanno l’effetto di uno tsunami.
E che, come prima detto, sembrano fondare su basi abbastanza evanescenti.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è chiamata a fare chiarezza, tanto più nelle sue vesti di soggetto interlocutore privilegiato della Guardia di Finanza con la quale ha sottoscritto un protocollo di sinergie e collaborazioni appena una manciata di settimane addietro.
Adm è chiamata a pronunciarsi facendo capire se l’azione dei finanzieri abbia o meno un presupposto giuridico.
Fondamentalmente il settore chiede linearità, norme chiare da seguire e non improvvisazioni che fanno capolino come i classici funghi.
Domani, come detto, la “mission” di Anafe in Capitale in cerca verosimilmente anche di queste risposte.
- Scritto da Arcangelo Bove