Non si svapa in auto: ecco dove

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Niente sigarette elettroniche in auto.
È questo il provvedimento che è prossimo ad essere varato in Alabama, poco più di 5 milioni di abitanti, con Capitale Montgomery, negli Stati Uniti d’America.
Lo Stato in questione, guidato dalla Governatrice Kay Ivey, è il primo dell’Unione americana ad adottare lo specifico provvedimento che, sia chiaro, non attiene una questione di sicurezza alla guida bensì una di tutela della salute.
Il divieto di svapare – ma anche quello di fumare – si rivolge a tutti coloro i quali si trovano all’interno di un’automobile, senza distinzione alcuna tra guidatori e passeggeri, nel momento in cui all’interno della vettura vi siano bambini di età inferiore o uguale a 14 anni.
Non importando se il veicolo sia in marcia o a motore spento né se esso abbia i finestrini abbassati o sigillati.
Salveremo questi bambini da gravi allergie, problemi respiratori e da tutto ciò che riguarda il fumo passivo – ha fatto presente uno dei proponenti il disegno di legge – Salveremo questi bambini anche dal rischio cancro”.
il disegno di legge in questione per avere una piena efficacia dovrà essere controfirmato dal Governatore.
Come detto, è il primo divieto di tale genere che si rinviene negli Usa.
Per quanto riguarda la legislazione italiana, vi è qualcosa di simile solo con riferimento alla sigaretta classica – mentre quella elettronica non è contemplata, almeno non ancora – sempre in attesa delle possibili novità che dovrebbero venire dal Ministero della Salute.
In Italia, allo stato, è proibito fumare all’interno di un’automobile ai sensi del Decreto legislativo numero 6 del 12 Gennaio 2016, con il quale si è recepita la direttiva dell’Unione europea 2014/40.

LA NORMA ITALIANA

Come già precedentemente raccontato da Svapo Magazine, tale limitazione sussiste solo nel caso in cui all’interno della vettura si trovino ragazzi al di sotto dei 18 anni o donne in stato di gravidanza.
Con pene che, di base, possono variare entro una forbice compresa tra 27,5 e 275 euro.
Somma però destinata a lievitare fino a 500 euro se all’interno dell’auto vi siano bambini al di sotto dei 12 anni o donne in evidente stato di gravidanza.
Un divieto che è a carico di tutti gli occupanti del veicolo, e non solo del conducente, e che è quindi da interpretare come un prolungamento della legge Sirchia e non come come norma attinente il Codice della Strada.

- Scritto da Italo Di Dio